Ci pensa l’uomo che non ti aspetti: l’Atalanta piega il Bologna grazie alla rete del giovanissimo Cissé e si rilancia per la corsa europea: non sono mancate le difficoltà, al netto però di un primo tempo che si sarebbe già potuto chiudere in vantaggio. Le numerose assenze non rendono la vita facile a Gasperini. Il tecnico dei bergamaschi deve reinventarsi nuovamente l’attacco: oltre a Zapata, Miranchuk ed Ilicic, danno forfait anche Boga e Malinovskyi. Ecco allora che davanti si posizionano Muriel e Pessina, con Koopmeiners sulla trequarti.
A sinistra c’è Pezzella e a destra Hateboer (Zappacosta è squalificato), in difesa fiducia a Scalvini accanto a Demiral e Djimsiti. Il Bologna si schiera con una difesa a tre, in mezzo Medel, ai fianchi Soumaoro e Theate, mentre Bonifazi ha rimediato un rosso lo scorso turno di campionato e si accomoda in tribuna. Il tridente è composto da Svanberg, l’ex Orsolini e Arnautovic che si muovono in avanti, in panchina l’altro ex atalantino Barrow.
La gara inizia a carburare soltanto dal quarto d’ora, dopo una fase di studio iniziale. Muriel ruba la palla a Medel in una zona interessante, entra in area dalla sinistra e scarica per Pessina, il numero 32 arriva con i tempi giusti ma Theate mura un tiro molto probabilmente destinato al fondo della rete. Al minuto 24, scontro aereo tra De Silvestri e Pezzella in area felsinea. L’arbitro Maresca fischia fallo per i padroni di casa, ma in verità le immagini mostrano come sia il numero 29 rossoblu a dare un colpo con il gomito all’esterno ex Parma, il VAR però ha meccanismi imperscrutabili e non interviene. Alla mezz’ora, Atalanta a un passo dal gol.
Corner dalla destra battuto da Muriel, Djimsiti prolunga sul secondo palo dove sbuca Scalvini, il giovane difensore si divora il gol calciando sul palo da distanza ravvicinata. L’unica fiammata bolognese di un primo tempo a tinte orobiche è al 41’. Contropiede perfetto e palla filtrante di Arnautovic per Orsolini, il numero 7 dribbla Djimsiti e va a tu per tu con Musso, bravissimo però a parare il mancino non irresistibile dell’attaccante: occasione che chiude la prima frazione più di marca orobica.
Il secondo tempo si apre con le squadre un poco più sbottonate e con due cambi per la Dea, Palomino e Mihaila per Scalvini e Muriel. La grande chance è per Arnautovic, lanciato a rete da Soriano: l’austriaco arriva davanti a Musso, ma il suo scavetto finisce largo. La partita perde di ritmo, soprattutto dopo l’interruzione di cinque minuti per la sostituzione del guardalinee Mondin, costretto a cedere il posto a Cosso. Al 65’ Koopmeiners va in percussione e prova il destro, fuori di centimetri. Risponde il Bologna con un tiro al volo di Orsolini, colpo di reni di Musso a mettere in corner. Nella Dea entra anche Pasalic e Cissé, è proprio il giovanissimo numero 99 a sbloccare la partita. Pasalic imbuca perfettamente in area, il classe 2003 stoppa la sfera e col mancino fredda Skorupski.
Un gol da favola per Cissé, prelevato dall’Atalanta dalla squadra Rinascita Refuggees, team del leccese composto da richiedenti asilo e iscritto al campionato di Seconda Divisione. Gol da favola, ma anche pesantissimo, perché lo 0 a 1 resiste fino al finale, nonostante l’assalto finale del Bologna e il gargantuesco recupero di 8 minuti che Maresca fa arrivare a 9 e mezzo: a quanto pare la discrezionalità dell’arbitro si applica anche alla scienza del cronometro.
Tre punti molto importanti per i bergamaschi, che ritrovano vittoria e fiducia prima della sosta: ennesima prova di un grande Koopmeiners, che di fatto gioca in ogni zona del campo ed è sempre tra i più ispirati. Fondamentale, durante la pausa nazionali, recuperare quanti più giocatori, in vista di una volata finale che si preannuncia tiratissima. La zona Europa è ancora a portata, ma servirà la migliore versione della Dea.