Atalanta, appuntamento con la storia: la Coppa Italia può tornare a Bergamo

Il sapore intenso di una finale, mai assaporato da molti protagonisti e da un’intera generazione di tifosi. L’Atalanta è pronta ad affrontare un appuntamento (memorabile) con la storia.
14 Maggio 2019

Il sapore intenso di una finale, mai assaporato da molti protagonisti e da un’intera generazione di tifosi. L’Atalanta di Antonio Percassi e Gian Pietro Gasperini è pronta ad affrontare mercoledì 15 maggio 2019 un appuntamento (memorabile) con la storia: la finale di Coppa Italia, contro la Lazio.

Si tratta sicuramente di una delle partite più importanti mai disputate nei 112 anni di attività della Dea, che mobiliterà verso lo stadio Olimpico di Roma almeno 22.000 tifosi, provenienti dalla Bergamasca ma anche da altre province e nazioni, poiché il tifo nerazzurro “non conosce confini”. Comunque vada (alzi la mano chi in questi giorni non pratica gli scongiuri più disparati) la serata si annuncia indimenticabile ed arriva nel momento clou di una stagione infinita (la squadra è in campo da luglio 2018) che in campionato potrebbe regalare addirittura la qualificazione nella top four e, di conseguenza, l’ammissione alla Champions League, aritmetica se arriveranno 4 punti nelle ultime partite con Juventus (di fatto un’altra finale…) e Sassuolo.

LE PROBABILI FORMAZIONI – Gasperini non può contare sui lungodegenti Toloi e Varnier, ma in compenso gode del rientro dei difensori che hanno saltato il turno di campionato con il Genoa (Masiello e Mancini) e di capitan Gomez, nonchè di Hateboer che aveva saltato la semifinale per squalifica. L’undici iniziale non dovrebbe riservare sorprese, con Gollini in porta (citazione d’obbligo per Berisha che sino alla trasferta di Firenze ha difeso i pali neroazzurri nella cavalcata verso Roma) e una linea difensiva probabilmente composta da Mancini, Djimsiti e Masiello. Palomino era apparso in difficoltà nell’incontro di campionato disputato contro gli uomini di Inzaghi e per questo potrebbe sedere in panchina. Da considerare però, a suo favore, il fatto che domenica sarà qualificato in campionato e quindi il “turn over” (incredibile a dirsi, ma va un minimo considerato) potrebbe suggerirne l’impego all’Olimpico.

A centrocampo, De Roon e Freuler sulle mediana (Pasalic e Pessina rincalzi di qualità) con Hateboer e Castagne sulle fasce, con Gosens pronto a subentrare ma probabilmente utile alla causa a Torino. Papu Gomez tornerà ad essere tuttocampista fra le linee ed Ilicic e Zapata punte di diamante. Nel gruppo ci sono anche Reca, Barrow ed il giovane Piccoli, pronti a dar manforte se servisse una sterzata “di forza”. Del gruppo fanno parte anche gli indisponibili ed i nerazzurri del futuro Ibanez (fresco di esordio), Colpani e Del Prato.

Per la Lazio, rispetto alla sfida di campionato vinta dall’Atalanta alcune settimane fa per 3-1, ci sono gli importanti innesti di Lulic e Radu (fuori in particolare Wallace che fu protagonista in negativo), mentre Milinkovic Savic dovrebbe partire dalla panchina. Schemi e contromosse tattiche non sono al centro dei pensieri di tecnici e tifosi: a contare, in un incontro decisivo come questo, saranno testa e gambe. Per i nostri un’inedita prova del fuoco davanti ad un obiettivo enorme ed attesissimo, per gli avversari l’incognita di una condizione atletica che in campionato è parsa non all’altezza. Fra poco più di 24 ore conosceremo il verdetto. Sale alto un urlo condiviso: Forza Atalanta!

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