Atalanta beffata nel finale: 1 a 1 contro la Juventus, a Malinovskyi risponde Danilo

Beffata all’ultimo: l’Atalanta a Bergamo 1 a 1 contro la Juventus, una partita in bilico per lunghi tratti, ma il vantaggio di Malinovskyi viene annullato all’ultimo da Danilo, togliendo ai bergamaschi una vittoria forse meritata.
13 Febbraio 2022

Beffata all’ultimo: l’Atalanta a Bergamo 1 a 1 contro la Juventus, una partita in bilico per lunghi tratti, ma il vantaggio di Malinovskyi viene annullato all’ultimo da Danilo, togliendo ai bergamaschi una vittoria forse meritata. Gasperini lancia un attacco inedito e votato alla velocità e alla tecnica grazie alla coppia Boga-Muriel, alle loro spalle Koopmeiners agisce da centrocampista più avanzato, dando comunque sostegno alla zona mediana. Toloi sostituisce Palomino infortunato, in porta c’è Sportiello per Musso che sconta la squalifica. I bianconeri optano per un tridente pesante con Morata e Dybala larghi e Vlahovic centravanti, i terzini sono De Sciglio e Danilo, a centrocampo Rabiot e Locatelli sono preferiti ad Arthur e a Zakaria.

La partita inizia a ritmi vivaci, che diventano infuocati in alcuni momenti. Quando una compagine riesce a vincere la battaglia dei duelli uno contro uno, ecco che arrivano le occasioni. Vlahovic dopo due minuti chiama all’intervento Sportiello con un mancino dal limite, vola il portiere bergamasco. L’altra grande chance è per Dybala al 14’, altro sinistro a giro, palla fuori di niente con il numero 57 che non avrebbe potuto fare nulla.

L’Atalanta cresce col passare dei minuti, al 26’ De Roon in spaccata non trova la porta dopo un corner spizzato da Djimsiti. L’episodio più controverso è alla mezz’ora. Koopmeiners viene mandato in avanti verso l’area bianconera, Szczesny esce e travolge l’olandese che comunque tocca per Muriel, il tiro del 9 (destinato fuori) viene contrastato da Bonucci. Grandi proteste per il contatto tra Szczesny e il numero 7: il cartellino giallo sarebbe stato il minimo, ma basta andare con la mente all’espulsione patita da Musso contro il Cagliari una settimana fa, o a quella di Gollini per un fallo su Boga alla fine dello scorso campionato, per capire che in questi casi l’arbitro espelle il portiere. Certo, c’è un giocatore della Juventus accanto a Szczesny, ma la chiara occasione per segnare sembra esserci; Mariani invece non ammonisce nemmeno il portiere polacco.

Il finale del primo tempo vede crescere la Dea: Boga parte in campo aperto ma viene murato in area da De Ligt, poi è ancora l’ivoriano a concludere a rete con un bel destro, ma di nuovo il numero 4 salva la sua porta fermando la sfera con il volto.  La lotta del primo tempo si protrae anche nella seconda frazione: è la Juventus a provarci con grande insistenza, prima Morata e poi Dybala calciano alto da buona posizione. Chi centra la porta è invece Vlahivic, che al 56’ lascia partire un tiro dall’interno dell’area: Sportiello fa un miracolo deviando la sfera con un gran riflesso.

Iniziano in cambi, Malinovskyi e Maehle per Muriel e Zappacosta. Gli ospiti premono, a venti dalla fine ci prova anche Rabiot, ancora bravo Sportiello. Al 76’, Malinovskyi si guadagna un fallo da buona posizione. Il numero 18 si incarica della battuta e col mancino disegna una traiettoria potente che si insacca alle spalle di Szczesny e porta avanti l’Atalanta. A 6 dalla fine, gli orobici vanno vicinissimi al raddoppio: da corner, Malinovskyi la rimette in mezzo per Hateboer, l’olandese da due passi manda sulla traversa. Come nelle migliori tradizioni, il gol sbagliato porta a subirne uno e la maledizione del Gewiss Stadium colpisce ancora. Al minuto 93, Dybala batte un corner, Danilo di testa salta più in alto di tutti e con uno stacco perfetto batte Sportiello di testa.

Pareggio in extremis che non vanifica un’ottima partita dei bergamaschi, in sofferenza in alcune parti, ma capaci di giocare alla pari della Juventus per grandi tratti, nonostante le assenze. Bene, tra gli altri, Koopmeiners e Boga, il numero 10 sembra poter dare quell’imprevedibilità in attacco che manca agli uomini di Gasperini. Pesa, evidentemente, la rete subita allo scadere (come successo in Coppa Italia) ma la sensazione è quella di una squadra in ripresa. A dirlo sarà l’Europa League, perché il prossimo impegno vede la Dea in campo contro l’Olympiakos per i sedicesimi della competizione europea: un altro appuntamento importante per una stagione che entra nel vivo.

Foto: Alberto Mariani

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