Cinque gol in una serata pirotecnica, nonostante la pioggia torrenziale. L’Atalanta chiude col botto al Gewiss Stadium e batte 5-2 il Monza di Palladino: l’Europa League è realtà. Gasperini in avvio conferma l’undici di partenza schierato con l’Inter a San Siro, ma l’avvio è di tutt’altro tenore rispetto a quello choc con i cugini neroazzurri.
I neroazzurri premono in avanti e riconquistando un’infinità di palloni sulla trequarti dei brianzoli (che pure prevalgono nel possesso palla) arrivano con continuità al tiro. Dopo pochi minuti ci sono già sul taccuino un’errore clamoroso di Koopmeiners (errore in ripartenza di Caldirola) e occasioni assortite per Scalvini e Maehle. Al 12′ arriva il vantaggio con cross di Maehle che serve di precisione Koopmeiners: colpo di testa in torsione quasi senza saltare e gol a fil di palo alla sinistra di Di Gregorio.
La reazione del Monza non è certo rabbiosa, ma l’occasione per il pari arriva sui piedi di Colpani defilato a destra, cui Sportiello dice no con un bell’intervento. Pallone finisce a Carlos Augusto che spara alto. L’Atalanta ha voglia e verve e punta a chiudere l’incontro. Allo scadere del primo tempo arriva il raddoppio ancora grazie a Maehle, che verticalizza, e Koopmeiners che impegna Di Gregorio da dentro l’area ed è poi lesto a ribadire in gol sulla ribattuta. Al riposo si va sul 2-0.
Nel secondo tempo l’Atalanta inizia “specchiandosi” un poco nel vantaggio, mentre il Monza mostra orgoglio e buone idee. Il 2-1 è una semplice conseguenza ed arriva con Colpani che inquadra il sette dal limite. In precedenza Carlos Augusto con un taglio sottomisura era pure andato vicino al gol. A riaccendere i neroazzurri ci pensa l’arbitro Di Bello, che prima non concede, pur richiamato al VAR, un rigore all’Atalanta (fallo di mano molto dubbio di Carlos Augusto in area) e poi decide di espellere Gasperini per proteste, dopo che il mister ha visto fermato Hojlund lanciato a rete.
Per non farsi mancare nulla, Di Bello commina anche un rosso diretto a Marlon del Monza per un fallo a metà campo che forse nemmeno meritava il giallo. L’intensità torna quella del primo tempo e Koopmeiners riaccende la lampada del Genio. Prima serve ad Hojlund sottomisura la palla del 3-1 e poi si porta a casa il pallone con un tiro dalla trequarti di incredibile precisione, dopo aver visto Di Gregorio fuori dai pali: 4-1 ed Europa League in cassaforte.
C’è tempo per un altro gol dell’ex (Petagna da subentrato, dopo aver vinto di fisico al limite su Djimsiti) e per la cinquina firmata da Muriel in contropiede. Finisce 5-2 e soprattutto con un sontuoso quinto posto finale che riporta l’Atalanta di Gasperini & Percassi fra le top del continente. Il modo ideale per ricordare la Coppa Italia di sessant’anni fa e rilanciare da subito per l’anno prossimo. Si torna in Europa, e non era certo scontato.