La Dea travolge il Frosinone con un rotondo 5 a 0, mettendo di fatto la partita in ghiaccio dopo un quarto d’ora di dominio, con tre reti in rapida successione. Si comincia al 6’, quando Holm va via sulla destra a Lusuardi, arriva sul fondo, mette in mezzo e il difensore lo atterra con un intervento in ritardo. Rigore per la Dea, dopo precisamente un anno di siccità (in campionato).
Koopmeiners non sbaglia dagli 11 metri e spiazza Turati. Passano cinque minuti: De Ketelaere manda sulla fascia Ruggeri, il suo cross (deviato) atterra in piena area piccola dove Ederson in proiezione offensiva piazza la zampata, quinto gol in stagione per il brasiliano. Un minuto arriva il tris, questa volta è De Roon a servire in profondità De Ketelaere, il belga entra in aerea sulla sinistra e con un mancino fortissimo manda la palla prima sulla traversa, poi in rete.
I bergamaschi avrebbero anche l’occasione per il poker, quando Scamacca gira di testa su un cross dai venti metri di Koppmeiners, ma Turati para bene in tuffo. In effetti, una delle due grosse novità nell’Atalanta è la rinuncia a Miranchuk: al posto del russo Gasperini schiera Scamacca, in una formazione per il resto identica a quella di San Siro. L’altra notizia è la convocazione di Tourè, la prima dal suo arrivo la scorsa estate. Prima della fine del primo tempo, il Frosinone si fa vivo solo in un paio di occasioni con un tiro di Mazzitelli su cui Carnesecchi è attento; i padroni di casa hanno un buon margine e il compito di riuscire a gestirlo. In netta difficoltà gli uomini di Di Francesco, che all’inizio affida la difesa a Lusuardi e Lirola sugli esterni, con Okoli e il neoarrivato Bonifazi centrali.
Nella ripresa, La reazione degli ospiti c’è, ma l’unico pericolo arriva da un retropassaggio sbagliato di Ruggeri su cui si avventa Cheddira, il quale però sbaglia la gestione della palla. La partita cala di ritmo, la Dea gestisce ed è pericolosa in contropiede con i subentrati: allungo di Muriel che va sulla sinistra, palla al limite per Zappacosta il cui destro è impreciso.
Lo stesso numero 77 si rifà qualche minuto più tardi, all’83: ripartenza di Pasalic che apre bene per l’esterno ex Chelsea, stop appena dentro l’area e palla a giro sul secondo palo per un bel gol che mette il sigillo sulla partita. Alla ciliegina ci pensa Holm con il suo primo gol in neroazzurro al primo di recupero, un tap-in da zero metro su corner dopo che la palla era finita sulla traversa in un contrasto precedente.
5 a 0 rotondo per un’Atalanta che ha avuto il grande merito di rendere la partita facile fin dall’inizio, la partenza a razzo ha messo sotto il Frosinone, incapace di entrare davvero nella contesa. Ottima prova di tutto il collettivo e dei subentrati, a dimostrazione del fatto che una panchina lunga può fare la differenza. Dopo la mini-sosta causa Supercoppa, il percorso dei bergamaschi ripartirà ancora dal Gewiss: sabato 27 arriva l’Udinese per un altro, fondamentale spezzone di Serie A.