L’Atalanta schianta tre a zero il Liverpool, si prende Anfield (questa volta pieno) e l’andata dei quarti di finale di Europa League grazie a un super Scamacca e ad una partita perfetta, nonostante una brutta tegola che colpisce i neroazzurri prima della partita: si fa male Kolasinac, Scalvini è già infortunato e la difesa è in emergenza. De Roon viene allora spostato nel ruolo di difensore di destra, le chiavi del centrocampo vanno a Pasalic e a Ederson. A guidare l’attacco ci sono De Ketelaere, Koopmeiners e Scamacca. Klopp rinuncia a Salah e a Robertson, al loro posto Eliott e Tsimikas; Endo, Jones e Mac Allister completano il centrocampo degli inglesi.
La partita è frizzante fin dalle primissime battute, proprio come ci si aspettava. Pronti via e la palla arriva a Pasalic in piena area piccola, il croato calcia da due passi ma Kelleher para alla disperata mettendoci la faccia. Sull’azione seguente è Nunez ad arrivare al tiro, bloccato facilmente da Musso, poi ci prova anche Mac Allister, palla alta. Le squadre rispondono colpo su colpo: Koopmeiners riceve in area dopo un grande tacco di De Ketelaere, ma il suo tiro viene bloccato da Scamacca.
È quindi il turno del Liverpool: prima Nunez si divora il gol del vantaggio a tu per tu con Musso, poi Elliot arriva sul lato destro dell’area, calcia a giro con il mancino e colpisce prima la traversa, poi il palo. Atalanta miracolata. I ritmi si abbassano solo intorno alla mezzora, in tempo per il gol dei bergamaschi. Geniale filtrante di Koopmeiners che spalanca la corsia destra a Zappacosta, il 77 mette a rimorchio, Scamacca calcia con il destro e buca Kelleher, a cui la palla passa sotto il corpo. Vantaggio dell’Atalanta a otto minuti dalla fine del primo tempo, e anzi a venti secondi dal duplice fischio ci sarebbe l’occasione per il raddoppio: imbucata perfetta di Pasalic per Koopmeiners, ma il numero 7 va sul destro e a tu per tu con il portiere avversario prova un improbabile pallonetto facilmente contratto.
Klopp si gioca Salah, Szoboszlai e Robertson già dall’uscita degli spogliatoi. I reds vanno subito all’attacco e spaventano la Dea, prima con Van Dijk e poi con Salah, su cui Musso si oppone benissimo. L’Atalanta ha il grande merito di non scomporsi, restare compatto e colpire al 60’. Palla in profondità ancora sulla destra per De Ketelaere, cross perfetto del belga e Scamacca in mezzo all’area colpisce di controbalzo e fulmina Kelleher: doppietta del numero 90 e doppio vantaggio, che rischia di diventare triplice quando Koopmeiners manda fuori da ottima posizione con un mancino impreciso.
La spinta avversaria continua, ma la Dea è organizzata benissimo e mostra tutta la sua voglia e la sua tenacia, contenendo molto bene gli avversari. Nonostante ciò, Salah trova la rete con un’azione in verticale, ma il guardalinee segna fuorigioco e l’arbitro annulla tutto. È così che, a sette minuti dalla fine, Scamacca recupera la palla a centrocampo e manda Ederson davanti a Kelleher, il suo tiro viene respinto ma Pasaslic si avventa sul tap-in e mette in porta il tre a zero. Delirio dei bergamaschi ad Anfield: c’è tempo per un salvataggio quasi sulla riga di Ruggeri, poi davanti alla Kop ammutolita il direttore di gara fischia tre volte ed è tutto vero.
L’Atalanta batte 3 a 0 il Liverpool con una prestazione collettiva indimenticabile, undici soldati perfetti tra cui è impossibile scegliere un migliore in campo: da Musso a Scamacca a De Roon e a Djimsiti, hanno scritto tutti un’altra pagine di storia. Per il ritorno ci sarà tempo, intanto Anfield è tinto di neroblu.