Atalanta senza confini, 3-0 in Ucraina: è storia

Una serata da ricordare, raccontare, rivedere ad occhi chiusi: l’Atalanta vince a Kharkiv la sfida decisiva contro lo Shakhtar Donetsk per 3-0 e si qualifica (grazie anche alla concomitante vittoria 4-1 del City a Zagabria) agli ottavi di Champions.
11 Dicembre 2019

Una serata da ricordare, raccontare, rivedere ad occhi chiusi: l’Atalanta vince a Kharkiv la sfida decisiva contro lo Shakhtar Donetsk per 3-0 e si qualifica (grazie anche alla concomitante vittoria 4-1 del City a Zagabria) agli ottavi di finale di Champions League in programma nel 2020 fra il 18 ed il 26 febbraio. E’ il punto più alto della storia neroazzurra, figlio di una crescita che nelle ultime stagioni ha portato l’Atalanta, a pieno titolo, al tavolo delle grandi del calcio. In apertura Gasperini sceglie di puntare su Masiello in difesa al posto dello squalificato Toloi, sulle corsie laterali opta per Castagne e Gosens ed in avanti vara “l’albero di Natale” con Gomez e Pasalic a supporto di Muriel.

Nel primo tempo l'Atalanta parte con piglio e determinazione e già al 4' ha un'occasione importante, con Gomez che sfrutta un errore della difesa ucraina: Muriel prima e Pasalic poi non inquadrano la porta con il portiere fuori dai pali. In un paio di occasioni l'Atalanta arriva al tiro, ma subisce poi le azioni masticate e ficcanti dello Shakhtar che al 15' va addirittura in gol (annullato per fuorigioco) e al 37' chiama Gollini ad un intervento da urlo, su colpo di testa ravvicinato. Si va al riposo sullo 0-0 e il pari 1-1 segnalato da Zagabria tiene aperta  ogni opzione per gli uomini di Gasperini.

Nel secondo tempo arrivano notizie positive da Zagabria con il City che dilaga, mentre Atalanta e Shakhtar si affrontano a viso aperto. Al 66' il gol di Castagne dopo una magia di Gomez sulla sinistra che triangola con Muriel e mette al centro per il tocco sottomisura del belga. L'attesa infinita della verifica VAR fa da presagio a un boato che dall'Ucraina si moltiplica fino a Bergamo. All'80' arriva il sigillo di Pasalic che insacca sottomisura su cross di punizione di Malinowski entrato per Masiello prima del vantaggio. In campo, dopo l'1-0 anche Ibanez (ultimo difensore disponibile) per Muriel e Hateboer che rileva Gomez prima che Gollini sigilli la vittoria con un altro intervento prodigioso al 1' di recupero e Gosens arrotondi a 3 con gol finale in contropiede Al termine è tripudio, storia e commozione. Dalla luna siamo saliti su Marte. E non è ancora finita.

Ultime Notizie

X
X
linkcross