Il 30 settembre 1978 è una data ormai scolpita nella storia recente della Valle Brembana. Quel giorno Egidio Gherardi, l’alpinista con le stampelle (morto nel 1998 - QUA la sua storia), percorse a piedi in meno di 24 ore (e sotto la neve) il percorso fra Bergamo ed il Rifugio Calvi, nonostante la menomazione che sin da piccolo lo aveva costretto all’uso di una sola gamba.
A ripercorrere quell’impresa (in senso strettamente letterale) sarà ancora una volta Giorgio Scuri, maestro di sci di Branzi, che nel 2015 si propose di ripetere l’impresa “per portare sempre più in alto la solidarietà verso la ricerca sulle Malattie Rare”, dopo che nel 2012 gli fu diagnosticata la mielite trasversa acuta e si ritrovò temporaneamente paralizzato (QUA la sua storia).
Negli anni l’iniziativa è cresciuta con un contagioso ed entusiastico passaparola, sostenuta da tanti amici che hanno fatto del 30 settembre di ogni anno un appuntamento irrinunciabile. “Percorrerò la Bergamo-Calvi anche quest’anno - conferma Scuri - dopo lo stop forzato del 2020 a causa della pandemia. Abbiamo deciso di non attivare un’organizzazione articolata, proprio in considerazione delle restrizioni legate alla pandemia, ma anche per lasciare che l’iniziativa conservi il suo carattere di ricordo e sincera amicizia, senza esasperazioni logistiche ed agonistiche”.
Giorgio Scuri attorno alle 6 di giovedì 30 settembre partirà da Valtesse in direzione del Rifugio Calvi, percorrendo ampi tratti della pista ciclabile della Valle Brembana ed attraversando diversi centri abitati. “Se qualcuno volesse unirsi a titolo assolutamente personale – sottolinea – è ben accetto. In me e nei familiari di Egidio Gherardi c’è solo la volontà di dare evidenza ad un’impresa per certi versi pionieristica, che in questi anni ha acceso i riflettori sulla ricerca contro le Malattie Rare e sull’attività dell’Associazione di cui con orgoglio faccio parte”.
Per sostenere la raccolta fondi si possono utilizzare i riferimenti dell’ARMR (www.armr.it – IBAN IT20W0306911166100000017946).