Juve spietata, Atalanta spuntata: ko nerazzurro nel recupero di Torino

L'Atalanta non ha pescato il jolly e i bianconeri salgono a più quattro rispetto al Napoli e confermano il recente stato di grazia.
14 Marzo 2018

Ad un certo punto ci ha provato anche con un inedito schieramento a quattro punte (Gomez, Ilicic, Petagna e Cornelius), ma il risultato non cambia: Juve spietata e vincente ed Atalanta a secco di reti e di punti nel recupero di campionato disputato a Torino.

Al via Gasperini mischia le carte rispetto all’annunciato turnover e vota la fiducia alla coppia d’attacco “di classe” formata da Ilicic e Gomez, tesa a favorire gli inserimenti di Cristante e De Roon, fresco bomber nella vittoriosa trasferta di Bologna. In difesa Mancini è preferito a Masiello e completa la linea a tre con Palomino e Toloi, mentre sulle fasce Castagne lascia il posto ad Hateboer e Gosens rileva Spinazzola, juventino in pectore lasciato a riposo. Allegri risponde con una trazione anteriore pesantissima, che davanti all’ispiratore Pjanic allinea (tutti insieme) Douglas Costa, Dybala, Mandzukic e Higuain.

Fra i pali si va sul classico con Berisha da una parte e Buffon dall’altra. A dispetto di classifica e schieramenti è l'Atalanta a gestire con buon ritmo il possesso palla, imbastendo buone trame ma senza incidere in area. Un problema noto. Gomez appare in buona vena, ma per lunghi tratti sembra occupare (con due ottimi recuperi difensivi a metà campo) più la posizione di Freuler che quella di attaccante esterno, dove spesso si ritrova Haas. Il “buco” a metà campo è di fatto all'origine del contropiede di Douglas Costa, che al 29esimo apre al centro (di fatto in contropiede) la difesa nerazzurra, servendo lateralmente il liberissimo Pipita Higuain, che segna il vantaggio con un diagonale. Berisha forse avrebbe potuto rendere più difficoltoso il tiro dell'argentino, chiudendo meglio lo specchio di porta. Sul taccuino della prima frazione di gioco anche un tiro di Matuidi a botta sicura salvato da Palomino ed alcune penetrazioni laterali di Ilicic, Hateboer e Cristante non finalizzate.

Nella ripresa Mancini ha una grossa opportunità per pareggiare di testa su calcio d'angolo (fuori di pochissimo), ma la Juve sembra poter controllare ritmo e partita. L'Atalanta prende campo e vivacità e Gasperini gioca la carta Spinazzola al posto di Haas per dare qualità alla fascia sinistra. Allegri toglie Mandzukic (non pervenuto) ed inserisce Alex Sandro, mentre Gasperini aggiunge peso e centimetri in avanti inserendo in successione Petagna e Cornelius al posto di Gosens ed Hateboer.

Juve comunque più pericolosa con Douglas Costa (fulminea ripartenza e palo esterno) e con un tiro di poco alto di Pjanic sortito da un'insistita azione di Dybala in area. A togliere all'Atalanta le residue speranze di assalto finale, solo accennato da una percussione centrale di Spinazzola, è stata l'espulsione di Mancini (due giuste ammonizioni in pochi minuti per falli su Higuain e Chiellini). Ne sono derivate praterie per i bianconeri, con un gol inevitabile di Matuidi, che ha finalizzato un cambio campo perfetto di De Sciglio.

I bianconeri salgono a più quattro rispetto al Napoli e confermano lo stato di grazia che li ha portati nei quarti di Champions e alla finale di Coppa Italia. L'Atalanta non ha pescato il jolly e punta decisamente alla trasferta di Verona dove sarà importante raccogliere punti in chiave Europa. Il rush finale è appena cominciato.

(Fonte immagine Atalanta.it)

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