L’Atalanta cade a Reggio Emilia: finisce 0 a 1 per il Sassuolo tra le polemiche

Arriva al Mapei Stadium la prima sconfitta in Serie A del 2023 atalantino. Il Sassuolo passa 1 a 0, ma a tenere banco è l’espulsione di Maehle, che costringe gli […]
4 Febbraio 2023

Arriva al Mapei Stadium la prima sconfitta in Serie A del 2023 atalantino. Il Sassuolo passa 1 a 0, ma a tenere banco è l’espulsione di Maehle, che costringe gli ospiti ad alzare una costante barriera difensiva, bucata dal bel destro di Laurientè. La Dea si schiera con un folto centrocampo a 5, a sorpresa Ederson affianca Koopmeiners e De Roon; Djimsiti confermato centrale di difesa, Lookman e Hojlund compongono il duo d’attacco. Per i neroverdi esordio dal primo minuto dell’ex Zortea, Laurientè e Berardi le ali a fianco di Defrel.

Iniziano subito fortissimo il Sassuolo, pressione alta e molti uomini in attacco. Al 7’ Zortea crossa, Defrel si coordina e calcia con deviazione, Musso fa una grande parata, poi salva in minuto dopo su un tiro potente ma centrale di Matheu Henrique. L’Atalanta fa fatica a costruire dal basso e si affida ai lanci per la velocità di Hojlund, che cerca spesso di intercettare i retropassaggi neroverdi.

L’alta intensità e l’equilibrio la fanno da padrone fino al 28’: Maehle entra in scivolata su Berardi e viene ammonito, il numero 10 si contorce al suolo, Marcenario viene chiamato al VAR (perché?) e cambia il colore del cartellino, espulso l’esterno danese alla mezzora. Decisione assurda, perché il numero 3 non entra con il piede alto, né in modo cattivo, colpendo il polpaccio di Berardi solo dopo aver preso la palla, che ne devia la gamba. Partita pesantemente condizionata nel suo sviluppo, perché gli orobici passano a un 3-4-2 (entra Ruggeri per Ederson) e il Sassuolo occupa stabilmente la trequarti bergamasca, senza però trovare il guizzo giusto. Ci prova Berardi su punizione, palla calciata bene ma troppo distante dal palo lontano.

L’inizio del secondo tempo porta in dote due novità. Dagli spogliatoi emerge Boga che rileva Lookman, ma la partita viaggia sui soliti binari fino al minuto 55: Laurientè riceve largo in area sulla sinistra, rientra sul destro e calcia perfettamente, palla imprendibile per Musso e 1 a 0 Sassuolo, che aveva cercato una giocata simile con Berardi poco prima, ma con minore fortuna.

La Dea cerca una reazione con gli ingressi di Zapata e Pasalic, Koopmeiners ha una buona occasione con una punizione da 28 metri, tiro di mancino troppo centrale e Consigli respinge. La squadra di Dionisi non va mai in sofferenza, Gasperini si gioca la carta Muriel togliendo Ruggeri, ma le occasioni non arrivano, a parte un paio di colpi di testa di Zapata, sempre fuori bersaglio. L’Atalanta termina addirittura in nove uomini, perché Muriel viene espulso per proteste in un finale caldo, ma che non basta per trovare un pareggio.

Certo, è difficile commentare la prestazione di una squadra azzoppata dopo 28 minuti, durante i quali si era comunque visto un buon approccio del Sassuolo e una certa difficoltà dell’Atalanta. Resta il resto di una gara condizionata, ancora una volta, da decisioni arbitrali quantomeno rivedibili, con i padroni di casa a cui basta un lampo per ottenere tre punti più di nervi che di bel gioco o che altro. Non resta allora che attendere il prossimo impegno di campionato, altra trasferta, questa volta all’Olimpico contro la Lazio. Partita dura, ma la Dea è chiamata a un riscatto.

Foto: Alberto Mariani

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