Pareggio a reti bianche tra Atalanta e Cagliari in una partita dai pochi sussulti, bergamaschi apparsi poco grintosi e precisi, anche per via del tanto turnover.
Toloi parte titolare in difesa, Sulemana a centrocampo insieme a Pasalic, Samardzic e Brescianini in attacco dietro all’irrinunciabile Retegui. Rientrano in gioco anche Carnesecchi e Ruggeri, entrambi schierati dal primo minuto. Cagliari in veste prudente e con ben tre ex in campo: Zortea sulla fascia destra, Adopo a centrocampo e Piccoli unica punta nel 4-4-1-1 di partenza.
I due fattori, turnover e prudenza, producono un primo tempo lento e poco emozionante. La nota tattica è quella di maggior interesse, con Gasperini che intorno al 20’ sposta Brescianini sulla destra per meglio contenere gli strappi di Felici in ripartenza e contemporaneamente porta l’estro e la fantasia di Cuadrado a sinistra.
Il ritmo del palleggio atalantino si alza, così come il baricentro della squadra di casa, ma l’unico tiro da segnalare è un mancino di Samardzic su cui Caprile non ha problemi; per il resto, tanto giro palla e qualche imprecisione. Per movimentare un po’ le cose, Gasperini inserisce prima De Ketealere, poi anche Palestra e Vlahovic al posto di Cuadrado e Retegui. I rossoblù si svegliano dal proprio torpore intorno al 70’, mettendo paura alla Dea soprattutto con una conclusione al volo molto pericolosa di Zortea deviata da Hien in calcio d’angolo.
Il forcing finale porta effettivamente alle occasioni migliori della partita. A un minuto dalla fine imbucata ottima per Vlahovic, controllo e destro in diagonale su cui Caprile fa una grande parata.
Un minuto dopo il giovane serbo fa la sponda per Pasalic che calcia da limite verso il secondo palo, questa volta il portiere del Cagliari è immobile ma la sfera sfiora soltanto il legno. Zero a zero che fotografa bene la partita, con un’Atalanta in controllo ma sempre troppo lenta ed imprecisa, sarebbe servito senz’altro uno sforzo maggiore per arrivare alla vittoria. La testa è sembrata già alla partita di martedì 18, il ritorno dei sedicesimi di Champions League contro il Club Bruges è una sfida da dentro o fuori.