Michele Visini torna in Nepal: “Qua a portare la mia esperienza, finché non sarò inutile”

“Il mio obiettivo? Vedere costruire un progetto e rendermi conto che sarò diventato inutile perché loro stessi avranno imparato a portarlo avanti senza di me!”. Così esordisce il dottor Michele Visini, farmacista e titolare della Farmacia Visini di Almè, un esempio di passaggio di testimone da padre a figlio.  Il progetto di cui parla è […]
16 Ottobre 2023

“Il mio obiettivo? Vedere costruire un progetto e rendermi conto che sarò diventato inutile perché loro stessi avranno imparato a portarlo avanti senza di me!”. Così esordisce il dottor Michele Visini, farmacista e titolare della Farmacia Visini di Almè, un esempio di passaggio di testimone da padre a figlio. 

Il progetto di cui parla è “Jay Nepal”, una ONG (organizzazione no profit) nata 8 anni fa grazie all’opera di alcuni volontari italiani e nepalesi che, a seguito del devastante terremoto della primavera del 2015, hanno dato origine a questa organizzazione con fulcro il villaggio di Bodgaun e la popolazione Mahji, conosciuto come “gli ultimi degli ultimi”. Visini è tornato in Nepal proprio in questi giorni (dall’11 al 20 ottobre).

Tutte le attività iniziate e portate avanti al villaggio sono sostenute dalle donazioni dei sostenitori: per questa ragione alcuni dei volontari si sono accollati l’onere ma soprattutto l’onore di provare a dare il proprio contributo pratico per seguire i diversi progetti e guidare i ragazzi nepalesi nella loro conduzione e svolgimento. 

“Purtroppo, senza le donazioni non si può portare avanti nulla, ed è per questo che spesso ci vediamo costretti a lanciare raccolte fondi straordinarie. In questo caso, il principale focus per cui ho lanciato questa raccolta è il ripristino e la riparazione di alcune attrezzature sanitarie (ECG, Ecografo, ….) che si sono deteriorate e che sono essenziali per la conduzione del centro medico. A questo si aggiunge la gestione della farmacia, soprattutto durante i giorni della missione, quando realizzeremo, come di consueto, due campi medici del tutto gratuiti per la popolazione di questo e dei villaggi limitrofi – ci spiega Visini, aggiungendo – È importante che il sostegno non venga mai meno per evitare di dover interrompere il progetto in una fase, come quella attuale, in cui abbiamo fondato una Commissione Tecnica in cooperazione tra volontari italiani (tra cui io e alcuni docenti dell’università di Tor Vergata a Roma) e medici nepalesi che da anni operano in ospedali non lontani da qui e che nelle scorse missioni si sono adoperati per aiutarci durante i campi medici”.

Questa commissione tecnica ha il compito di sorvegliare, ma soprattutto guidare lo staff nel corso delle sue attività al servizio di una popolazione in cui manca consapevolezza sulle questioni inerenti la salute e fondi per potersi curare.  Per seguire il suo progetto, il dottor Visini è partito per Kathmandu, Nepal, con un solo obiettivo: provare a condividere ciò che l’esperienza gli ha insegnato, mettendola a servizio della popolazione: “Non dare il pesce a chi ha fame, insegnagli a pescare e vai avanti finché la tua presenza non sarà inutile”, aggiunge il dottore.

Per donare, è possibile farlo direttamente a:  JAY NEPAL ACTION VOLUNTEERS  – IBAN: IT29D0832703235000000004423

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultime Notizie

X
X
linkcross