La voglia di scoprire, di studiare e di sperimentare, così è iniziata l’avventura di Milena Zarbà, dalla Valle Imagna alla Germania, dove ha monitorato la qualità dell’aria tedesca grazie all’aiuto delle api. Milena Zarbà, 29 anni, di Almenno San Salvatore, è da poco diventata un’agronoma ed alleva api per passione da una decina d’anni, portando avanti il suo progetto ComBeenazioni. Dopo un corso di analisi pollinica a Bologna, ha iniziato ad occuparsi di biomonitoraggio attraverso gli imenotteri e di certificazione di qualità ambientale.
L’esperienza in Germania è stata una vera svolta, cominciata quasi per caso alcuni mesi fa. “Una sera ricevo una mail da un’Università tedesca – racconta Zarbà -. Stavo quasi per eliminarla senza leggerla, credendola un messaggio pubblicitario. In realtà era un invito per un periodo di ricerca all’estero, formulato dall’ Institut für Agrar – und Stadtökologische Projekte di Berlino, al quale era pervenuto un mio progetto di biomonitoraggio, modellizzazione e certificazione ambientale attraverso analisi sui pollini e su campioni di miele. Grazie all’esperienza presso lo IASP – Istituto per i progetti ecologici agricoli e urbani di Berlino, sono entrata in contatto con l’attività di ricerca a livello agronomico e ambientale, nelle sue articolazioni territoriali”.
Durante il suo periodo all’estero, Milena Zarbà ha conosciuto molti attori locali, tra cui apicoltori, agronomi, ricercatori e agricoltori, instaurando rapporti di collaborazione e soprattutto amicizie sincere: “Lavorare in presenza alla Stazione Sperimentale e in contatto con colleghi è stata un’esperienza davvero preziosa e formativa. Ringrazio di cuore lo staff dello IASP di Berlino per la splendida opportunità concessami e per la disponibilità e l’amicizia dimostrata. Il lavoro a stretto contatto con i colleghi (ed amici!) di madrelingua tedesca mi ha consentito anche di migliorare la comprensione della lingua e di approfondire ancora di più le meraviglie della Germania del Nord”.
Non solo studio ma anche esperienze che resteranno nel cuore “come le scampagnate in bici dalla metropoli berlinese verso l’aperta campagna, i villaggi del Brandeburgo, le serate ad Alexanderplatz, la prima volta a piedi nudi sulla spiaggia di fronte al Mar Baltico”, racconta Zarbà.
“A Berlino è molto sviluppata l’apicoltura urbana – racconta ancora Milena – vi sono alveari sui tetti dei palazzi di tutta la città e ogni quartiere si distingue per un suo miele del tutto particolare. Molto noto e di altissima qualità il miele berlinese di tiglio, raccolto dalle api proprio nel centro cittadino. Nelle aree periurbane vocate all’agricoltura, si producono invece mieli legati alle colture industriali, come il miele di colza o di girasole. Una grande scoperta per me è stato, poi, il miele di fiordaliso (Kornblume, cioè “fiore del grano”, in tedesco ndr), una specialità dei dintorni di Berlino”.
E, in conclusione, un breve aneddoto: “Essendosi reso necessario anticipare la data del mio rientro in Italia a causa della crisi pandemica e dell’annuncio di nuove restrizioni in Germania, ho prenotato un autobus notturno Berlino – Milano per il ritorno. Oltre al mio bagaglio avevo con me molti piccoli campioni di miele millefiori, di castagno, di tiglio, di fiordaliso, raccolti in giro per la campagna del Brandeburgo, per le analisi polliniche e sulla qualità ambientale. Così mi sono ritrovata nel cuore della notte, nel bel mezzo delle campagne della Germania, su un bus, con accanto decine e decine di campioni di miele da trasportare in Italia per le analisi. Credo che proprio questa sia la bellezza, l’avventura della ricerca!”.
A questo link la pagina Facebook del progetto ComBeenazioni
ComBeenazioni – Mondo della Vita | Facebook
E il link all’elaborato prodotto durante il periodo in Germania
Api e ambiente: uno studio sulla sostenibilità dell’apicoltura e sulla biodiversità nel Brandeburgo – Frammenti Sparsi (wordpress.com)
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Molto interessante e per di più essendo un ex alunno del St.Alessandro- anni
1960-66!- e coordinatore dell’azienda agricola biologica Le Sorgenti nel Parco dei colli di Bergamo -produzione di vino rosso bio doc e di oli essenziali da piante officinali mi piacerebbe approfondire il tema anche ipotizzando una
collaborazione in sinergia.