Semi di identità, la Val Brembana e le mele di qualità

E’ appena il caso di ricordare (con relative sagre ed appuntamenti), le castagne, le erbe, ed i funghi, ma è anche impossibile dimenticare la tradizione delle mele.
18 Ottobre 2019

“Dalla Val Brembana solo buoni frutti”. Parafrasare una nota pubblicità è un gioco da ragazzi nell’autunno brembano, che propone copioso frutti e sapori della terra. E’ appena il caso di ricordare (con relative sagre ed appuntamenti), le castagne, le erbe, ed i funghi, ma è anche impossibile dimenticare la tradizione delle mele.

In effetti le piante da frutto (mele ed anche pere) hanno da sempre caratterizzato gli orti domestici delle famiglie delle nostre valli, quando la classica pianta dalle larghe fronde si ergeva al centro dell’orto, con i frutti (più o meno curati, ma assolutamente genuini) che finivano per essere cotti nelle sere che già annunciavano l’inverno.

Da oltre 25 anni questa tradizione vive una nuova giovinezza (qualcuno non a caso ha parlato di “tempo delle mele”) grazie all’attività che in ogni angolo della Valle Brembana viene ancor oggi portata avanti dall’Associazione Frutticoltori ed Agricoltori Valle Brembana (AFAVB). Tutto cominciò nei primi anni ’90 a Moio de’ Calvi, con un corso di potatura amatoriale. “Chi coltiva alberi da frutto – sottolinea Davide Calvi, allora sindaco di Moio e oggi presidente onorario AFAVB – segnala uno spirito  positivo e lungimirante. La frutticoltura è un messaggio di speranza e l’attività legata alla Mela Valle Brembana ha una valenza sociale. Grazie alle mele centinaia di persone si sono incontrate, hanno accresciuto competenze e recuperato terreni montani altrimenti destinati all’abbandono. Nel colore dei nostri frutti c’è una filosofia di vita positiva e dinamica”.

 

A Moio, grazie al Comune, l’AFAVB dispone della propria sede, nell’antico stabile che ospitava un tempo l’Asilo. Poco lontano si estende il campo scuola “Arcobaleno delle Mele”, inaugurato nel 2012 e caratterizzato da un logo disegnato dai ragazzi della Val Serina. “In quest’area – spiega Pinuccio Gianati, presidente AFAVB – teniamo lezioni di potatura, innesto e dirado, ma anche incontri didattici, tanto che il nome del campo ed il logo della nostra Associazione sono nati grazie a due distinti concorsi promossi nelle scuole”.

Indicativo di una diffusione capillare della coltivazione del melo è il fatto che nella quasi totalità dei comuni della valle è presente
almeno un meleto, anche a quote vicine ai mille metri. “Le analisi dei terreni ed il grado zuccherino dei frutti – sottolinea Gianati – confermano l’altissima qualità di una produzione di montagna che a latitudini analoghe ha creato invidiabili sistemi economici (vedi Valtellina e Val di Non in Trentino). La consulenza di tecnici esperti e viaggi di studio in realtà lombarde, piemontesi e trentine, hanno consentito di ottimizzare la resa dei frutteti. I soci sottoscrivono un’autoregolamentazione per limitare l’uso di trattamenti ed abbiamo avviato un campo pilota ecologico, sempre a Moio. Tutto questo dovrà ulteriormente crescere, ma abbiamo l’orgoglio di
ritenerci dei pionieri, pronti a passare alle nuove generazioni un testimone preziosissimo”.

Decine di migliaia di piante sono state messe a dimora in questi anni in Val Brembana, complice l’acquisto a prezzi calmierati che l’AFAVB promuove anche quest’anno (info sul sito afavb.com). Con apposito modulo si possono richiedere piante da frutto (non solo melo) che verranno distribuite a primavera 2020. Per ciascuna varietà, c’è l’indicazione dell’altitudine consigliata per una resa ottimale e la maturazione precoce, media o tardiva.

Per tutelare qualità e genuinità dei frutti c’è lo specifico marchio “Mela Val Brembana”. La vistosa scelta cromatica mette in evidenza i colori delle varietà coltivate, ma anche la maschera di Arlecchino, biglietto da visita della Val Brembana e del territorio bergamasco. E continuando nel facile gioco di parafrasare le pubblicità celebri…”Val Brembana vuol dire qualità”.

Ricordiamo sabato 19 e domenica 20 ottobre 2019 a Piazza Brembana, la “Sagra della Mela”. Per la decima edizione burattini, attività didattiche, concorsi e prodotti tipici.

 

 

 

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