Pòta…che pizza quella di Nicholas a S.Omobono: “La mia scrocchiarella nata durante il lockdown”

Nicholas Bettinelli, classe 1995 di Sant’Omobono Terme, il 14 Luglio 2020 (a pochi mesi dal periodo più buio della pandemia, mentre moltissimi abbassavano le saracinesche) ha deciso di aprire la pizzeria “Póta... Che Pizza” nel suo paese.
4 Dicembre 2021

“Póta… Che Pizza!”. Quante volte vi è capitato di uscire a pranzo o cena a mangiare una pizza, soli o in compagnia, e dire questa frase? C’è chi di questo modo di dire, ha dato vita a un locale che porta questo nome. Il ragazzo in questione è Nicholas Bettinelli, classe 1995, di Sant’Omobono Terme che il 14 Luglio 2020 (a pochi mesi dal periodo più buio della pandemia, mentre moltissimi abbassavano le saracinesche) ha deciso di aprire la pizzeria “Póta… Che Pizza” nel suo paese.

“Fin da piccolo coltivavo la passione per la cucina, per questo motivo quando, finite le scuole medie, c’è stato il momento di scegliere l’istituto superiore non ho avuto dubbi: la mia scelta era l’Istituto Alberghiero di San Pellegrino Terme – ci racconta – finita la scuola ho fatto un po’ fatica a trovare subito un lavoro, devo ammetterlo, ma non sono mai rimasto con le mani in mano: facevo dei lavori di giardinaggio insieme a mio fratello, mi sbizzarrivo in cucina e continuavo a coltivare questa mia passione”.

Questa tenacia l’ha portato a cogliere l’occasione di svolgere un’attività in cucina dalla durata di una stagione estiva in Sardegna, alla quale è susseguita un’esperienza, che ricorda piacevolmente, di due anni in un’azienda da molti conosciuta per la famiglia Percassi. Nicholas non si è mai fermato, ha girato diverse cucine fino a quando ha iniziato a lavorare come aiuto pizzaiolo il sabato e la domenica sera in un locale della valle, e in settimana faceva invece il fornaio/pasticcere: “Nonostante facessi due lavori contemporaneamente, niente di questo mi pesava perché lo facevo con piacere, passione, e tanta voglia di mettermi in gioco e imparare”, ci spiega.

“Tra tutti i mestieri a cui mi sono dedicato, il pizzaiolo era quello che di gran lunga preferivo, che mi riusciva meglio e che mi dava più soddisfazione di tutti. Da qui l’idea di rendere questo mestiere più mio, aprendo un’attività”. Per approfondire le sue conoscenze apprese con l’esperienza pratica, Nicholas ha deciso di frequentare dei corsi prima di aprire la sua attività. La scelta di aprire il locale a Sant’Omobono è stata dettata dal cuore: “Volevo portare qualcosa di diverso dal solito nel mio paese, qualcosa che in pochi hanno fatto e che ancora meno hanno mantenuto: la consegna a domicilio. Trovato il luogo in cui costruire e avviati i lavori, però, ecco l’arrivo del primo lockdown, che, diversamente da quanto ci si aspetterebbe, Nicholas non ha visto come limite ma al contrario, come un tempo in cui scoprirsi e migliorarsi: “Questo periodo di chiusura forzata non mi ha fatto perdere le speranze di poter riaprire, mi ha dato solo tempo prezioso per migliorare e cambiare piccoli dettagli dei miei lavori, come la nostra “Scrocchiarella”, un tipo di pizza gourmet, alta, sostanziosa, ma molto digeribile grazie al suo impasto al 70% d’idratazione e per le lunghe ore di lievitazione”.

Gestire un’attività da soli non è mai semplice: vi è la gestione della preparazione, stare al ritmo, ma già dai primi giorni l’attività si è dimostrata un successo: “L’idea è stata accolta con calore dalla comunità e il quantitativo di clienti ci ha fatto capire che questo era un segno dell’apprezzamento dei nostri prodotti: una pizza con il bordo sottile, croccante, non gommosa ma soprattutto digeribile; personalmente ho sempre voluto portare prodotti di prima qualità per fare sempre la differenza”, ci dice Nicholas.

Del suo successo però, ringrazia e rende partecipe anche Valentina, la sua fidanzata: “Fortunatamente ho avuto Valentina accanto a me, oltre ai miei genitori che, anche loro commercianti di Sant’Omobono Terme, mi hanno dato una mano ad avviare la mia attività. Gestire da solo è impegnativo, ma posso sempre contare sulla mia ragazza, che mi dà una mano nella gestione e nel prendere decisioni per quanto riguarda i prodotti che offriamo, che sia scegliere la pizza speciale del mese o altro”, spiega orgoglioso. Inoltre, aggiunge che “gli aspetti negativi non ci sono finché c’è passione e piacere nel fare questo lavoro; persino rinunciare ad uscire il sabato e la domenica sera non mi pesa”. Infine, Nicholas ringrazia i suoi ragazzi: “Ho sempre avuto al mio fianco ragazzi fantastici che danno il meglio di sé per questa impresa che è in costante aumento, con nostra grande soddisfazione”.

 

CONTATTI

Pòta…Che Pizza!

Cell: 342.5830510

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