Sindaci per un giorno, visita all’azienda Sanpellegrino e tante altre iniziative per gli studenti provenienti da tutta Europa nell’arco di questa settimana di scambio culturale a San Pellegrino Terme. Si è infatti conclusa all’Istituto Superiore di San Pellegrino Terme, dopo una settimana di intenso lavoro, la seconda mobilità del progetto Erasmus+ Ka229 Strategic Partnership 2020-1-TR01-KA229-093716_3 finanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea. “In questi giorni abbiamo ospitato i partecipanti del progetto dal titolo “Peace il class, peace in school” che ha avuto tutto il suo svolgimento nella cittadina di San Pellegrino. E’ un progetto di mobilità internazionale ed è alla sua seconda fase di attuazione – spiega la Dirigente Giovanna Leidi – Nella prima fase, che si è svolta ad Onesti in Romania, sono stati coinvolti solo i docenti delle varie scuole, in questa settimana, invece, sono arrivati da ogni istituto partecipante, 6 studenti accompagnati da due/tre docenti”.
Le scuole coinvolte nel progetto, oltre all’Istituto Superiore di San Pellegrino, sono: Kirkkonaklar Anadolu Lisesi (Turchia), Profesionalna gimnaziya po transport i agrarni tehnologii “N.Y.Vapcarov” (Bulgaria), Zespol Szkol nr.1 Rzeszow (Polonia), Colegiul National Grigore Moisil (Romania). Il progetto ha come obiettivo, la preparazione in ogni scuola coinvolta di un Helper della Pace in ciascuna classe.
“Gli studenti diverranno promotori di pace, coinvolti nella cultura della non violenza, educati all’integrazione e quindi alla tolleranza e alla cooperazione, diventeranno risorse sia nella scuola che nella comunità per la gestione dei conflitti e l’integrazione di gruppi con fragilità e più in difficoltà”. La settimana è stata molto ricca di incontri e di attività che hanno permesso ai ragazzi non solo di socializzare ma anche di riportare, al rientro presso le loro scuole, un ricco bagaglio di emozioni positive.
“Abbiamo iniziato con una visita della cittadina di San Pellegrino accompagnati e guidati dagli studenti della 4F (classe coinvolta nel progetto) dell’Istituto. Nei giorni successivi ci sono stati gli incontri con il Dott. Ezio Aceti, Psicologo dell’età evolutive, sulle dinamiche relazionali e con don Alessandro Sesana sulla giustizia riparativa”. Afferma la professoressa Giuseppina Arzuffi, coordinatrice delle attività svolte a San Pellegrino.
“Mercoledì pomeriggio abbiamo svolto la visita alla Sanpellegrino, e giovedì Vittorio Milesi, vicesindaco di San Pellegrino, ha accolto tutti in sala consigliare per sottoporre un gioco di ruolo: la discussione di un tema di ordine pubblico da parte dei ragazzi”. La sera di giovedì, presso l’Istituto, i ragazzi della 4F (indirizzo sala e bar) hanno organizzato, assieme ai loro compagni di Pasticceria, Cucina e Accoglienza un evento dal nome accattivane: “Sweet Night”.
Durante la serata i ragazzi dell’Istituto hanno coinvolto i loro coetanei europei mostrando la loro abilità nel “cucinare alla lampada” preparando creps dolci e salate con lo spettacolo del “flambé”, cocktail analcolici (molto apprezzati da tutti) e prodotti di caffetteria. Da parte della Dirigente Giovanna Leidi sono stati consegnati a tutti gli attestati di partecipazione che, inoltre, ha omaggiato gli accompagnatori di un assaggio di una delle eccellenze casearie della valle e di una colomba preparata dagli studenti dell’Istituto.
Particolarmente soddisfatto il capoprogetto turco Bulent Hacogullari che si è complimentato con la Dirigente, e con tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione della mobilità Italiana per l’ospitalità espressa e in particolare per la disponibilità e la professionalità dimostrata dagli studenti di San Pellegrino. Parole di elogio anche dalla coordinatrice Virginia Braescu, che ha sottolineato l’accoglienza ricevuta in questa occasione. Molto interessanti le valutazioni espresse dagli studenti.
Parola ai ragazzi provenienti da tutta Europa
“La cosa più bella di queste esperienze – dichiara Gabriela, ragazza polacca di 17 anni – è la possibilità di conoscere realtà differenti dalle nostre, scoprire di avere interessi comuni anche se si vive a centinaia di chilometri di distanza, se si parlano lingue diverse e si vivono storie molto differenti. Io vivo a Rzeszow, a circa 100 chilometri dal confine con l’Ucraina. Per me e le mie compagne oggi parlare di Pace è tutt’altro che fuori luogo. Nel mio paese arrivano ogni giorno centinaia di persone che scappano dalla guerra, non hanno niente e ognuno di noi è coinvolto nel dare aiuti, e nell’assistere donne e bambini.”
“Mettere le nostre culture a confronto è molto bello e interessante e inoltre ci apre tantissimo nei confronti degli altri”, conferma Selale, diciassettenne turca di Ankara. “A me la conoscenza della lingua crea un po’ di problemi – confessa Daniel, diciasettenne bulgaro -, ma queste opportunità sono un enorme stimolo per migliorare anche questi aspetti.”
Per Daria, studentessa sedicenne di Onesti, in Romania, è stato molto interessante il percorso svolto. “Sono state fatte molte esperienze e tutte molto belle, ero già mai stata in Italia, a Venezia, e spero di ritornarci presto perché trovo gli italiani molto aperti e cordiali. Per la strada si salutano tutti e tutti hanno sempre qualcosa da raccontarsi”.
“Quello che ci manca di più, quando veniamo a contatto con ragazze e ragazzi della nostra età che vivono in altre Nazioni – confessa Arianna, studentessa di San Pellegrino – è la possibilità di passare più tempo tra noi, senza il dovere di fare delle cose, proprio per poterci conoscere meglio e scambiare opinioni, mettere a confronto le nostre storie personali.” “L’ importanza di queste attività è evidente al termine di ogni mobilità – commenta Giuseppina Arzuffi – i ragazzi ne escono molto motivati e più aperti mentalmente e questo è già un enorme successo”.
La Sweet Night si è conclusa con il taglio della “Torta Arcobaleno”, una torta monumentale ideata dai ragazzi della 4H pasticceria, che ha voluto riprendere i colori della bandiera della pace, un segno importante che gli studenti di San Pellegrino hanno voluto lasciare a giusta conclusione di una settimana in cui proprio la Pace è stata al centro di ogni attività.