Un pony “nasce” all’open day di Enus Milesi: “I giovani si stanno appassionando”

Un pony protagonista dell'open day presso il laboratorio dello scultore ligneo con la motosega Enus Milesi a Isola di Fondra, andato in scena nei giorni scorsi e aperto a tutti, curiosi compresi.
31 Marzo 2022

Un pony protagonista dell’open day presso il laboratorio dello scultore ligneo con la motosega Enus Milesi a Isola di Fondra, andato in scena nei giorni scorsi e aperto a tutti, curiosi compresi.

Ho occupato tutti i miei ragazzi – racconta Milesi –: due usavano le segherie più piccole e leggere, uno lucidava e rifiniva la scultura di un pony che avevo realizzato, mentre il ragazzo che ancora sta imparando stava intagliando delle sedie. Era un open day aperto a tutti, molti turisti di passaggio si sono fermati a guardare, altri sono venuti apposta”.

Enus Milesi, nativo di Ornica e residente a Piazza Brembana, è un boscaiolo e scultore da quando era un bambino. La passione è nata verso i 12 anni, quando per la prima volta ha iniziato a vedere le forme nei tronchi, che adesso, dopo anni di lavoro, intaglia perfettamente, dando vita a delle sculture dettagliate grazie all’uso di una motosega. Milesi e la sua squadra, composta da Pietro Scuri, Diego Calvi, Omar Taiocchi e Michele Rubis, spesso vengono chiamati nelle fiere e negli oratori per dare dimostrazione del loro lavoro, ma anche contattati da privati che vogliono commissionare delle sculture personali. Recentemente ha inoltre portato in alta Val Brembana la prima segheria mobile.

Poi lo scultore prosegue raccontandoci alcune esperienze che ha vissuto grazie alla sua passione: “3 anni fa sono andato a Nembro dove c’è una scuola di ragazzi disabili e ho mostrato come si fanno le sculture. Ognuno di loro mi ha poi chiesto una piccola scultura, alcuni di uno scoiattolo, altri di una rosa o di una seggiolina. E ciascuno di loro ha portato a casa una piccola opera realizzata da me ed erano contentissimi. Quando gli regali il pezzo di legno intagliato vedi nei loro occhi la gioia e poi ti emozioni anche tu, è bello vedere come custodiscono la mia opera e quanto riesco a renderli felici”.

Quest’inverno – prosegue lo scultore – sono stato a Bellagio e ho realizzato delle sculture per un presepe, che sono state poi portate nella capanna durante la processione serale ed infine benedette. L’anno scorso ho regalato un cuore di legno all’ospedale di Zingonia, realizzato da una radice. Il cuore è stato messo all’asta e il ricavato donato all’ospedale per fronteggiare il difficile periodo della pandemia”.

Parlando dei progetti futuri spiega: “Adesso hanno già iniziato a chiamarmi per delle fiere, ad esempio a Serina, ad Ardesio, a Cologno al Serio e anche molti privati. Ho parecchie richieste”.

Conclude dicendo: “Ci sono molti giovani che si stanno appassionando a quest’arte e vorrebbero imparare ad usare la motosega, molti ne possiedono una personale. Io la mia prima l’ho acquistata a 11 anni. A me piace molto insegnargli ad usarla, è molto pericolosa ed è importantissimo saperla maneggiare con destrezza, bisogna essere premuniti di una divisa di sicurezza nel momento in cui la si tiene tra le mani ed è necessario possedere il patentino per poterla usare”.

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