Una storia lunga 39 anni, a Brancilione chiude “La Mirella”: al suo posto spazi per co-working

“La Mirella”, o più semplicemente “Mirella”, così era conosciuto il negozio di giocattoli / cartoleria gestito da Mirella Carrara a Brancilione di Corna Imagna, che in ben 39 anni di attività ha cresciuto e incantato generazioni di piccoli valdimagnini.
13 Gennaio 2022

Dopo La Bottega della Pizza di Sant’Omobono Terme, anche Corna Imagna – e più precisamente la frazione di Brancilione – lo scorso 31 dicembre ha salutato una delle sue attività storiche. “La Mirella”, o più semplicemente “Mirella”, così era conosciuto il negozio di giocattoli / cartoleria gestito da Mirella Carrara, che in ben 39 anni di attività ha cresciuto e incantato generazioni di piccoli valdimagnini.

“Ormai ho 63 anni compiuti, ora è il momento di fare la nonna a tempo pieno – racconta sorridendo – Mi dedico completamente alla famiglia e alla mia grande passione: le passeggiate in montagna. Voglio recuperare un po’ il tempo, fare ciò che non ho mai potuto fare prima, per ovvi motivi. Mi sembra giusto anche fare un passo indietro e lasciare posto a qualcun altro”.

L’attività della signora Carrara purtroppo non proseguirà, ma gli quegli spazi che un tempo pullulavano di giocattoli fortunatamente non resteranno vuoti: verranno, infatti, convertiti in uno studio di co-working da alcuni privati. Mirella Carrara non è originaria della Valle Imagna: nativa di Selvino, si è trasferita qui dopo il matrimonio con Alessandro e dal loro amore sono nati due figli. “Ho sempre lavorato in negozio fin da quando avevo 15 anni – racconta –. Prima a Bergamo, poi a Sant’Omobono Terme”.

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Trentanove anni fa la decisione di aprire un negozio di giocattoli, tutto suo: dagli scaffali ordinati faceva capolino un invidiabile assortimento, fatto di quei giochi “di una volta” ma sempreverdi. Passeggini, palloni, bambole, macchinine e costruzioni, pochi gli “aggeggi” elettronici. “Già trent’anni fa mi vedevano un po’ come il negozio della Santa Lucia – racconta –. Anche adesso, quelli che erano una volta bambini, mi raccontano dello stupore che provavano alla vista di tutti quei giocattoli”. Negli ultimi anni la signora Carrara aveva convertito in parte il suo assortimento a cartoleria, mentre nel periodo estivo vendeva fiori che – posizionati all’esterno – incorniciavano di colore il suo negozio.

“Chiudo con il sorriso sulle labbra e contenta – conclude – Il mio lavoro l’ho sempre fatto volentieri. Mi piaceva e adoravo parlare con i bambini, sentirli raccontare cosa volevano dalla Santa Lucia, il loro entusiasmo e gli occhi felici. Sono stati trentanove anni davvero belli, pur magari con le difficoltà che ci possono essere in un settore come il nostro. Però mi ha regalato delle belle soddisfazioni sia a livello relazionale che come accoglienza. Come ho scritto sul foglio che ho appeso in negozio prima di chiudere, ringrazio tutti quei clienti che mi hanno voluto bene, mi hanno stimata e accolta. Non è stato soltanto un lavoro ma un vero e proprio inserirsi qui nella comunità che mi ha lasciato tanti bei ricordi. E io penso di averli lasciati, a mia volta, nelle persone”.

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Commenti:
  1. Complimenti, Mirella! Sempre con il sorriso pronto, attenta ad ascoltare i desideri di piccoli e grandi, a suggerire con passione e pazienza nella scelta degli articoli proposti. Ciao con rimpianto. Maria

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