La Dea ritrova il Gewiss Stadium, finalmente completato con una curva Sud completamene nuova, e la vittoria: 3 a 2 sulla Fiorentina, partita imprevedibile e godibilissima, nonostante qualche svarione di troppo da ambo le parti. Per l’occasione, la difesa orobica torna a comporsi con Djimsiti, Hien e Kolasinac (infortunati Godrefy e Toloi). Buone nuove anche in avanti, dove Lookman è titolare sulla destra: a completare il tridente ci sono De Ketelaere e Retegui. La Fiorentina cambia modulo e schiera un 3-5-1-1 con Kean supportato da Colpani sulla trequarti. Folto centrocampo a tre Bove-Cataldi-Mandragora, sulla fascia sinistra l’ex della partita Gosens.
I primi 45 minuti rappresentano un concentrato di giocate offensive ed errori in difesa per entrambe le squadre. Al 15’ Fiorentina avanti. Corner dalla destra, palla fuori per Mandragora, cross in area e colpo di testa di Gosens: Carnesecchi fa un miracolo, Martinez Quarta da un metro fa tap-in. Vantaggio che dura poco. Rimessa veloce di Carnesecchi dopo un calcio d’angolo della Fiorentina, Lookman salta secco Bove (già ammonito) a centrocampo e crossa in mezzo, Retegui sbuca in area e con un colpo di testa preciso pareggia i conti. Errori in difesa, si diceva, e infatti l’Atalanta si ripete. Lunga azione della Viola sulla destra avversaria, cross lento di Mandragora che coglie Gosens ancora solo in area, il tedesco corregge appena di testa ma Kean alle sue spalle è completamente libero di allungare la gamba e portare avanti ancora i suoi. Retroguardia orobica da horror, il centravanti italiano domina la sfida con Hien.
L’Atalanta prova a dare un ritmo alla partita e a prenderne in mano il pallino. Fallo su Ederson sulla destra e punizione dai 25 metri, lo stesso brasiliano crossa in mezzo dove De Ketelaere ha tutto lo spazio di saltare in terzo tempo e colpire la sfera a due metri da De Gea. Portiere spagnolo ancora battuto al 44’ e Dea che riacchiappa il pareggio: hanno segnato due elementi del tridente, ma per il terzo basta aspettare meno di sessanta secondi. Palla in avanti un po’alla cieca di De Ketelaere, Lookman controlla al limite dell’area, arriva sul fondo sulla sinistra, rientra sul destro e dopo un paio di finte trova lo spazio per far passare il pallone tra i difensori fulminando De Gea. Rete “alla Lookman” che chiude il pirotecnico primo tempo sul 3 a 2.
Ripresa più tranquilla? Nient’affatto, pronti via e la Fiorentina rischia con un retropassaggio lento verso De Gea su cui si avventa Bellanova, decisivo il tocco del portiere spagnolo. È poi Lookman ad avere la chance per segnare: triangolazione con Retegui chiusa bene, il nigeriano calcia in spaccata ma non trova il palo lontano. Gasperini prima toglie Hien e arretra De Roon inserendo Pasalic, poi dà fiato a Retegui con l’ingresso di Pasalic e a Ruggeri con quello di Zappacosta. Palladino aggiunge peso in avanti con Ikonè e Sottil, le squadre si allungano e gli spazi si aprono. Ancora protagonista Lookman, il numero 11 avrebbe due occasioni enormi per trovare la doppietta.
Nel primo caso entra in area ancora dalla destra, finta un paio di volte e poi calcia ad incrociare, De Gea respinge. Decisamente più ghiotta l’occasione al 70’: filtrante splendido di De Ketelaere, il nigeriano arriva davanti al portiere avversario ma con l’interno del destro spara altissimo. Le squadre sono stanche e non riescono più a produrre un vero gioco, l’Atalanta conquista dunque tre punti importantissimi con un rocambolesco 3 a 2 che ben evidenzia pregi e difetti della squadra di Gasperini.
Tanto dirompente davanti quanto traballante dietro, la Dea ha mostrato quanto lavoro ci si ancora da fare, ma al contempo quante potenzialità celi la squadra. Segnale incoraggiante in vista dell’esordio in Champions League di giovedì 19: a Bergamo arrivano i cannonieri dell’Arsenal per una sfida prestigiosa tra le mura del Gewiss.