Zogno, sabotaggio al centro vaccinale: denunciati tre giovani dell’alta Valle Brembana

Lo scorso settembre, alcuni vandali no vax imbrattarono la porta dell'ingresso della palestra comunale di Zogno - al tempo centro vaccinale anti-Covid - e, introducendosi nell'hub, scollegarono dalla rete elettrica i due frigoriferi che conservavano le dosi di vaccino.
2 Dicembre 2021

Lo scorso settembre, alcuni vandali imbrattarono la porta dell’ingresso della palestra comunale di Zogno – al tempo dei fatti adibita a centro vaccinale anti-Covid – e, introducendosi nell’hub, scollegarono dalla rete elettrica i due frigoriferi che conservavano le dosi di vaccino.

Questa mattina, 2 settembre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo hanno perquisito l’abitazione degli indagati, tre giovani residenti in alta Valle Brembana: B.Y. di 22 anni, B.C. di 19 anni e P.P. di 23 anni.

Due dei tre soggetti erano già stati identificati come autori delle scritte “No Green Pass”, “Criminali, questo è solo l’inizio”, e ancora “Come fate ad accettarlo?” comparse sulla porta d’ingresso e sul muro esterno della palestra di Zogno, su due panchine comunali, sul muro perimetrale della stazione e sull’asfalto del parcheggio in un supermercato.

“L’idea originale era di concentrare le indagini nella direzione degli imbrattamenti poiché è parso verosimile sin da subito che tra gli stessi ci fossero gli autori anche del sabotaggio – si legge in una nota del Comando provinciale dei carabinieri di Bergamo –. Le indagini sono state perciò fondate sull’analisi dei filmati delle video sorveglianze (anche private) di tutta la vallata, degli incroci del traffico telefonico delle loro utenze cellulari e dei movimenti notturni avvenuti in quei giorni da parte dei medesimi e dei loro veicoli. Sono stati quindi acquisiti a loro carico gravi indizi anche in relazione al sabotaggio del predetto polo vaccinale dove era stata forzata la porta d’accesso ed erano stati scollegati dalla rete elettrica due dei frigoriferi utilizzati per la custodia e conservazione dei vaccini in giacenza”.

Nelle case dei tre, che hanno ammesso parzialmente l’accaduto e si sono posti nell’area “No-Green Pass”, sono state rinvenute alcune bombolette di vernice spray utilizzate per imbrattare la pubblica proprietà. Ora le indagini delle Forze dell’ordine proseguiranno con le analisi di cellulari e computer sequestrati, anche per scovare eventuali collegamenti con altri membri dei gruppi organizzati della medesima area di contestazione “No-Gree Pass”.

Papa Giovanni XXIII: “Nessuna delle dosi è stata compromessa”

In riferimento alla notizia dell’episodio di vandalismo ai danni dell’hub vaccinale di Zogno, avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 settembre scorso con lo scollegamento dalla rete elettrica di due dei tre frigoriferi che custodivano dosi di vaccino anti Covid-19, il Papa Giovanni XXIII intende rassicurare sul fatto che nessuna delle 200 dosi è stata compromessa. Grazie ai dispositivi di sicurezza predisposti dal Papa Giovanni – si legge in una nota dell’ospedale – , allo scattare del sistema di allarme presente al Palazzetto di Zogno, è stato immediato l’intervento delle Forze dell’Ordine e del personale della azienda socio sanitaria.

Le dosi di vaccino sono state subito messe al sicuro, grazie a un terzo frigorifero d’emergenza presente nel centro vaccinale, che gli autori del sabotaggio non avevano individuato. La temperatura dei vaccini, come da monitoraggio da remoto da parte del sistema telematico, non ha subito alterazioni mentre le porte dell’ingresso secondario del Palazzetto di via Romacolo sono state subito sistemate. Le somministrazioni in programma nella giornata del giorno successivo, lunedì 27 settembre, non hanno subito alcun ritardo.

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