L’Atalanta dilaga contro un’Udinese decimata dalle assenze causa Covid. Alla Dacia Arena finisce 6 a 2 per gli orobici, con la partita chiusa di fatto già sul 3 a 0 del primo tempo. Nonostante la situazione delicata (l’Udinese aveva segnalato ben 12 giocatori positivi), i friulani schierano una formazione competitiva, sebbene con profondi rimaneggiamenti. Beto recupera e guida l’attacco con Deolofeu, alle loro spalle un folto centrocampo a 5 e la difesa a 3 composta da Becao, De Maio e Nuyntick. Anche i bergamaschi devono fare i conti con le assenze. Non vengono convocati Sportiello, Piccoli e Zappacosta, mentre Freuler è squalificato. Gasperini si affida allora a Koompainers e De Roon a centrocampo, Pezzella titolare sulla fascia, Pasalic e Malinovskyi alle spalle di Muriel, resta a casa pure Duvan Zapata, infortunatosi nell’ultima partita del 2021 contro il Genoa.
La gara vede gli ospiti in controllo della palla per lunghi tratti del primo tempo: a iniziare l’azione è spesso Koopmainers, che si sgancia dal centrocampo per fare raccordo con la difesa, complice anche un centrocampo bianconero rimaneggiato che tende a perdere le distanze e a favorire le azioni avversarie. I ritmi del match, comunque, sono lenti, l’Atalanta riesce a costruire una chance con Muriel dopo tre minuti, ma il sinistro del colombiano sibila largo, poi Toloi, nella mischia di un corner, vede la sua conclusione deviata fuori dalla porta di Padelli. Lo stesso portiere è però battuto al minuto 17. Pezzella crossa bene dalla sinistra, sul traversone deviato si avventa Pasalic, colpo di testa da vero centravanti e palla in buca anche grazie al malinteso della difesa friulana. Il croato si conferma una macchina da gol e ora la Dea accelera. 5 minuti dopo la rete dello 0 a 1, Malinovskyi serve Muriel sui 30 metri, il colombiano entra in area, ubriaca l’avversario fingendo di andare sul destro, si porta la sfera sul sinistro e batte facile Padelli. Gol di fattura pregiatissima per uno degli ex della gara.
I padroni di casa tentano la reazione, Deulofeu penetra sulla sinistra e calcia a incrociare, Musso si distende e neutralizza la minaccia. L’ex Milan è il migliore in una squadra comunque in difficoltà. A 2 dal 45’ l’Atalanta attacca ancora sulla sinistra, il solito Muriel prova a diventare assist-man servendo Pezzella nel cuore dell’area, la conclusione del numero 13 viene murata ma la palla arriva a Malinovsky, sinistro di prima da distanza ravvicinata e tris degli ospiti prima dell’intervallo.
Intervallo che serve agli uomini di Cioffi per recuperare un po’ di morale e compattezza. I padroni di cassa escono dal tunnel con più convinzione e il loro atteggiamento viene premiato. Prima Deulofeu arriva fino sulla riga di fondo e impegna Musso, poi, sugli sviluppi di un contropiede, Molina prova la conclusione dalla lunga distanza. Il tiro, forse innocuo, trova la deviazione decisiva di Djimsiti e si insacca. 1 a 3 che riapre in parte i giochi, l’Atalanta inizia la girandola dei cambi, entrano Miranchuk e Hateboer (oltre a Pessina già subentrato). È proprio il russo, al 76’, a lanciare in profondità Muriel, il colombiano dribbla ancora De Maio e incrocia un destro che sbatte sul palo ed entra in rete. Doppietta per il numero 9 e altro triplo vantaggio atalantino.
La partita cala di intensità, l’Udinese ha pochissimi uomini a disposizione, nella Dea entra anche Ilicic. I friulani trovano anche la seconda rete della loro gara, quando il subentrato Success manda Beto davanti a Musso, il portoghese apre il piattone e fa 2 a 4. Ora il match deraglia nella stanchezza generale: Hateboer passa tra due avversari e crossa, Miranchuk corregge col tacco e Mahele deposita la palla alle spalle di Padelli. Primo gol con la maglia neroazzurra per il danese. C’è tempo sia per l’esordio dell’atalantino Cittadini che per il sesto gol orobico. Maehle, galvanizzato dal gol, tenta la percussione centrale e scarica per Pessina, il suo mancino è chirurgico nel fissare il punteggio sul 6 a 2.
Partita di fatto dominata da una sola squadra, l’Udinese ha comunque provato a fare del suo, ma sono state troppe le assenze per impensierire più di così gli avversari. Il 2022 dell’Atalanta si apre con un successo rotondo, buona prova giocata al piccolo trotto per larghi tratti, pur con le solite amnesie difensive. Ora, sempre se la situazione non cambierà, i bergamaschi esordiranno mercoledì 17 in Coppa Italia contro il Venezia, prima del big match di Bergamo contro l’Inter. Si prospetta un altro anno di grande calcio, sempre vietato abbassare la guardia.