La notte si illumina di stelle: l’Atalanta è in Champions League

A cinquant'anni dalla conquista della Luna e per la prima volta nella sua storia, l'Atalanta vola fra le stelle: è in Champions League e terza in campionato.
26 Maggio 2019

A cinquant'anni dalla conquista della Luna e per la prima volta nella sua storia, l'Atalanta vola fra le stelle: è in Champions League e terza in campionato. Un risultato storico e incredibile, piú meritato che mai dopo una stagione iniziata a luglio con 49 partite e 103 reti, oltre ad una serie infinita di record.

In partenza Gasperini non riserva sorprese e si affida a Gollini in porta, con Masiello e Djimsiti che in difesa accolgono il rientro di Palomino (squalificato con la Juventus) al posto di Hateboer, a sua volta fermato dal giudice sportivo. Fiducia sugli esterni a Gosens e Castagne, cosí come al centro a Freuler e De Roon. In avanti, quasi inutile ricordarlo, tocca di nuovo all'attacco delle meraviglie con Gomez, Ilicic e Zapata. Nel Sassuolo le assenze piú significative sono quelle di Sensi e Babacar, anche se a quest'ultimo De Zerbi già nelle ultime partite ha preferito Boga.

L'Atalanta parte leggermente contratta, ma dopo 3 minuti c'è Freuler che manda a lato di pochissimo un bel diagonale. C'è partita e il Sassuolo si fa preferire nel gioco di prima che grazie ad un fraseggio stretto tiene in apprensione la difesa atalantina, dove si distingue Palomino. Al 19' la squadra di De Zerbi passa in vantaggio con Berardi che sfrutta al meglio un passaggio di tacco di Duncan, servito in area da Lirola. Il colpo non è da poco, ma l'Atalanta poggia la propria sicurezza progressiva sull'incitamento incessante degli oltre 18.000 accorsi a Reggio Emilia e sul ricordo delle tante rimonte completate in stagione. Al 34' a scacciare i fantasmi arriva il pareggio con Duvan Zapata, che segna con un tocco sotto misura su una convulsa azione originata da calcio d'angolo. Prima di esultare occorre attendere la verifica del VAR che dà a Doveri il giusto via libera.

Il Sassuolo non ci sta e sfiora il nuovo vantaggio con un'azione simile a quella del gol. Questa volta peró sul tiro di Berardi si immola Masiello e salva a Gollini battuto. Nel finale un tiro di Gosens a lato vanifica una buona opportunità, mentre allo scadere dei tre minuti di recupero Ilicic ottiene un'importante punizione sul lato corto dell'area. Nulla di fatto sulla battuta lunga di Gomez, ma in area si accende una mischia furibonda. De Roon e Magnanelli vengono ammoniti per uno scambio di cortesie, ma Berardi rialza De Roon con rabbia e violenza finendo espulso mentre si avvia verso gli spogliatoi. Allontanato anche Raimondi, fra i piú accesi della panchina nerazzurra.

All'intervallo la Champions è comunque in tasca, per il coincidente pareggio dell'Inter a San Siro con l'Empoli. La brevissima doccia fredda arriva dopo pochi minuti quando Keita porta in vantaggio gli uomini di Spalletti. In quel caso sarebbe Europa League per la concomitante vittoria del Milan a Ferrara. È peró questione di attimi, dato che subito arriva il gol di Gomez che con un delizioso colpo sotto insacca la respinta di Pegolo su tiro di Ilicic.

Ancora Gomez è artefice del terzo gol, con uno spunto sulla fascia e un cross pennellato per Pasalic, da poco entrato al posto di Masiello. Il croato insacca di testa ed è tripudio, rimandato solo da un guasto all'auricolare dell'arbitro che tarda a ricevere l'ok del VAR. Per il resto è gioia con il Sassuolo addirittura in 9 (espulso Magnanelli per doppia ammonizione) e abbracci finali fra Gasperini e Gomez (che lascia il posto a Mancini), Gollini e Rossi (meritata presenza per il terzo portiere).
È semplicemente meritata leggenda. La notte si illumina di stelle. Sono quelle della Champions. Grazie Atalanta!

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