Una vittoria voluta e per questo meritata, che conferma i neroazzurri nei quartieri alti della classifica. L’Atalanta batte 3-1 la Roma di Mourihno e si riporta a due punti dall’Inter e a quattro dal tandem Milan- Roma, che settimana prossima avranno lo scontro diretto.
Il primo tempo è una sorta di copia-incolla di quello disputato a Firenze, con un’Atalanta che chiude gli spazi sulla trequarti e punta a ripartire in verticale evitando la consueta circumnavigazione dell’area. A Firenze i viola erano arrivati al tiro in modo abbastanza pericoloso, stasera invece la Roma con il duo Solbakken-Abraham rimane distante dai pali di Sportiello, confermato al posto di Musso.
Il vantaggio dell’Atalanta arriva al 39′, praticamente come a Firenze, con un bel tiro al volo di Pasalic dopo palla recuperata da Scalvini e gran lavoro a sinistra di Zapata. Un gol che dà ragione alle scelte di Gasp, che nell’undici iniziale ha escluso Hojlund e recuperato (a sorpresa) Pasalic.
Zapata si mostra volitivo e caparbio, puntuale anche nei recuperi difensivi sulle palle inattive e sempre pericolosi in ripartenza, con Ibanez che fatica non poco a limitarlo. Nella ripresa la partita resta bloccata, anche se la Roma diventa più arrembante e crossa con buona continuità.
L’Atalanta può contare sul valore aggiunto di Zapata che fa reparto da solo e fa salire la squadra, ma pure si allarga a sinistra. Su un mirabile corner di Koopmeiners arriva il 2-0: prima Rui Patricio fa il miracolo su Palomino (entrato al posto dell’infortunato Djimsiti) poi Toloi insacca con deviazione inutile e disperata di Llorente. La Roma, rivoluzionata dagli ingressi di Dybala, Spinazzola, Matic, El Shaarawy e Belotti riesce a riaprirla con il 2-1 di Pellegrini, libero di involarsi dalla tre quarti verso l’area.
L’euforia giallorossa dura poco, perché un minuto dopo Koopmeiners segna il 3-1, complice una papera colossale di Rui Patricio che non trattiene la palla in uscita. L’ultimo sussulto è per un palo di Pellegrini. Poi gli infortuni di Llorente e Dybala costringono la Roma a finire praticamente in nove. Mourihno alza bandiera bianca, l’Atalanta l’asticella: la corsa per l’Europa è più aperta che mai.