Mezzi a motore su sentieri e mulattiere: ora potranno decidere i Comuni

“Permettere ai Comuni di regolamentare il transito di mezzi a motore oltre che su strade agrosilvopastorali anche su sentieri e mulattiere. Era necessario, da tempo persistevano solo divieti e finalmente […]
29 Novembre 2022

“Permettere ai Comuni di regolamentare il transito di mezzi a motore oltre che su strade agrosilvopastorali anche su sentieri e mulattiere. Era necessario, da tempo persistevano solo divieti e finalmente ora si potrà invece regolamentare.” Così Alex Galizzi, consigliere regionale della Lega, all’approvazione della modifica della Legge Regionale 31 del 5 dicembre 2008 all’interno del progetto di legge n. 241 “Seconda legge di revisione normativa ordinamentale 2022.”

“La modifica, votata dal Consiglio Regionale della Lombardia da me proposta come primo firmatario – prosegue Galizzi -, prevede la possibilità ai Comuni di regolamentare l’accesso ai mezzi a motore non solo sulle strade agro-silvo-pastorali, ma anche su sentieri e mulattiere. La modifica si rende necessaria per adeguarsi ai tempi ed in linea con la possibilità di dare maggiore autonomia ai territori. La presente modifica è essenziale in tantissimi territori per meglio sviluppare strategie territoriali manutentive, turistiche, sportive ed economiche, in altre anche per motivi di monitoraggio delle aree e di conseguenza, di sicurezza”.

I mezzi a motore nel tempo si sono evoluti ed anche la semplice bicicletta o monopattino sono dotati di motore e con questa modifica l’Amministrazione locale potrebbe differenziare l’utilizzo del singolo percorso per tipologia come, per puro esempio: pedonale, ciclabile, e-bike, monopattino elettrico, moto da trial e moto da enduro.”

“In capo al Comune anche eventuali differenziazione nell’utilizzo di orari, periodi, accordi manutentivi ed eventuali pagamenti. Resto dispiaciuto che anche questa proposta non sia stata accettata a voti unanimi per visioni poco lungimiranti e troppo proibizionistiche. Il territorio va rispettato, manutentato e utilizzato e non abbandonato. Cattivo esempio infatti sono spazi abbandonati e non vigilati a disposizione oggi di delinquenti e spacciatori seminatori di morte.

In tal proposito spero infatti che i Comuni colgano l’occasione anche per trasformare sentieri della morte e del degrado in percorsi per e-bike, monopattini off-road, motorini o moto fuoristrada per far si che il degrado scompaia e si possa far vivere a figli e genitori passioni da tempo quasi dimenticate per mentalità proibizionistiche. Piuttosto che un sentiero dello spaccio – conclude il consigliere regionale – meglio un sentiero di divertimento e opportunità con genitori e figli ognuno col mezzo preferito! Meglio un ragazzo con l’e-bike, il motorino, il trial, l’enduro o il monopattino a divertirsi che in un boschetto a rovinarsi la vita!”.

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Commenti:
  1. La prima volta che ti capita di imbatterti in in un gruppo di tossici in un luogo isolato me lo ridici se sono meglio o peggio di un endurista che solitamente è una persona ben educata, rispettosa, spesso pure benestante e con famiglia.

  2. Sì, esattamente: il territorio va mantenuto.
    Sentieri, mulattiere e tratturi se non utilizzati vengono riassorbiti dalla boscaglia impedendone l’utilizzo in caso di emergenza (incendio, frana, ricerca dispersi, soccorso a località remote rimaste isolate a causa di terremoti e allagamenti, ecc…) oltre che per le normali attività agricole e di silvicoltura

  3. Già segnaliamo e talvolta risolviamo sul posto situazioni di degrado, abbandono di rifiuti ingombranti ed inquinanti che gente senza scrupoli ne riguardo ed escursionisti pigri e maleducati lasciano un po’ ovunque per boschi e sentieri.

  4. Leggo: “Il territorio va rispettato, manutentato (???) e utilizzato e non abbandonato “: se il metodo proposto per perseguire lo scopo sopra fantasiosamente descritto è quello di consentire ai mezzi motorizzati di transitare anche su sentieri e mulattiere, con il conseguente danno che ne deriva al territorio, oltre al disturbo arrecato alla fauna e a chi in montagna ci va a piedi, non mi tornano un po’ di cose. Confido nel buonsenso dei sindaci interessati e…complimenti per la super ideona!

  5. Purtroppo anche questa volta il buonsenso ha perso . Non ho niente contro chi va in moto ma i danni che procurano sui sentieri sono evidenti e costosi alla comunità.Non usiamo il pretesto della droga per far passare un provvedimento poco lungimirante. Gli spacciatori li troviamo più facilmente sotto casa .

  6. Già ! tra un parco frequentato da spacciatori e i sentieri frequentati dagli enduristi che rovinano stradine e sentieri io non saprei cosa scegliere! Mi auguro soltanto che i sindaci siano più intelligenti di questo imbecille che parla di evoluzione dei mezzi motorizzati! L’unica cosa che non si evolve è il cervello di questi idioti che non hanno nessun rispetto per l’ambiente!!

  7. Magari Se fosse vero gli Endurista oltre che divertirsi potrebbero pattugliare tt i sentieri e informate le autorità competenti …. Servizio gratuito ovvio ….

  8. Provvedimento ignorante e populista, l’ennesimo passo indietro volto al magna magna locale proposto come innovazione e valorizzazione. Vittima la nostra viabilità storica e i sentieri fatti da secoli per il calpestio e non i mezzi a motore, oltre all’integrità del fragile tessuto ambientale della montagna lombarda. Complimenti a Lega e affini.

  9. Finalmente che qualcuno si dia da fare x noi enduristi….piano piano stavano distruggendo questo sport…. GRAZIE mille……

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