Rabbia Atalanta, all’ultimo respiro passa la Fiorentina: sfuma la semifinale di Coppa Italia

Una delusione cocente e immeritata all'ultimo respiro. Finisce 2-3 al Gewiss Stadium fra Atalanta e Fiorentina, con gli uomini di Italiano che staccano il ticket per la semifinale di Coppa Italia.
10 Febbraio 2022

Una delusione cocente e immeritata all’ultimo respiro. Finisce 2-3 al Gewiss Stadium fra Atalanta e Fiorentina, con gli uomini di Italiano che staccano il ticket per la semifinale di Coppa Italia. Un risultato che non rende giustizia ai neroazzurri, che sul taccuino devono purtroppo inserire anche un palo e una traversa davvero clamorosi.

Al via Gasperini si presenta con il suo classico 3-4-2-1 che vede Djimsiti, Demiral e Palomino davanti a Musso, Zappacosta, de Roon, Freuler e Hateboer al centro e sulle fasce, con un trio formato da Pasalic, Malinovskyi e Boga a svariare sul fronte offensivo. A mettere in salita la partita c’è dopo otto minuti una discutibile decisione dell’arbitro Fabbri che, con l’ausilio del VAR, concede un rigore ai viola per un presunto fallo di De Roon su Gonzales.

L’impressione è quella di un rigore “molto televisivo” e poco effettivo, ma ovviamente la decisione resta e Piatek sigla il vantaggio spiazzando Musso. Il portiere argentino para successivamente con plastico volo un tiro a giro di Gonzales, mentre Gasperini dopo la mezz’ora sostituisce Palomino con Koopmeiners, arretrando De Roon. La seconda parte del primo tempo è però tutta di marca neroazzurra, con una bruciante volata di Boga che fa da preludio al gol. Dribbling magistrale di Freuler sul lato corto dell’area e filtrante per Zappacosta che da dentro l’area infila un diagonale morbido e chirurgico nell’angolino alto alla sinistra del portiere: 1-1. Prima della fine del tempo per l’Atalanta c’è un’occasione monumentale di Boga che colpisce il palo su imbeccata di Zappacosta, dopo incredibile apertura di Malinovskyi.

Nel secondo tempo il gol di Boga arriva per davvero dopo pochi minuti, con una bellissima serpentina al limite e un diagonale imparabile alle spalle di Terracciano. La partita non è affatto decisa, anche se i viola incassano il colpo e faticano ad essere pericolosi. Il gol del 2-2 arriva però ancora su rigore, causato da un maldestro intervento di Koopmeiners su Maleh con palla ad uscire. Fabbri non ha dubbi nel decretare il penalty, che Piatek trasforma solo dopo che Musso para, ma non trattiene, il suo tiro.

Le emozioni non sono finite, perché Zappacosta centra la traversa in diagonale e la Fiorentina resta in dieci per l’espulsione di Martinez Quarta dopo un fallo da doppio giallo su Muriel, subentrato a Malinovskyi. Non mancano le occasioni di testa anche per Pessina (entrato al posto di Pasalic) e soprattutto Djimsiiti. Quando i supplementari sembrano inevitabili ecco l’incredibile 2-3 dei viola, con cross nel mucchio di Biraghi dalla trequarti e tiro della vita di Milenkovic (entrato per Maleh dopo l’espulsione di Quarta), che trova l’angolino.  Inutile l’attesa finale per un dubbio VAR sulla posizione di Bonaventura: la semifinale tocca ai viola. Per l’Atalanta un’altra perla nella maledizione del Gewiss Stadium, ma anche una prova di spessore e carattere. Domenica a Bergamo arriva la Juve, non c’è tempo per piangere.

Foto: Alberto Mariani

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