Tra Atalanta e Lipsia finisce 1 a 1: sarà decisivo il ritorno a Bergamo

In gol Muriel con uno splendido destro, poi Musso para un rigore ma Zappacosta "tradisce" i suoi
7 Aprile 2022

Lo spettacolo annunciato è arrivato: Lipsia e Atalanta si dividono la posta in palio nella partita di andata di Europa League, 1 a 1 al termine di un match ricco di occasioni ed emozioni, soprattutto nel secondo tempo. Nella Dea ci sono sostanziali novità in difesa. Le defezioni di Djimsiti e Toloi obbligano Gasperini ad arretrare Marten de Roon sulla linea dei centrali, con Koopmeiners che prende il suo posto a metà campo.

Con un approccio forse più prudente, in avanti accanto a Muriel ci sono Pessina e Pasalic, due incursori in grado anche di dare maggiore copertura qualora serva. Domenico Tedesco schiera il Lipsia secondo un 3-4-1-2 che vede Gvardiol tra i tre centrali, sulle fasce Angelino e Henrichs, Dani Olmo trequartista alle spalle del duo Nkunku-André Silva, una coppia da 38 gol in 28 partite di campionato.

Una partita che, come è ovvio per un quarto di finale, è segnata da una fase di studio iniziale. Il primo squillo è dopo tre minuti, ma non si tratta di un’occasione: viene ammonito Palomino per una trattenuta su Nkunku. È proprio il numero 18 che al 6’ semina il panico e va al tiro, para Musso. La Dea si accende all’improvviso: Muriel va via sulla sinistra in mezzo a due, si accentra e con un destro fantastico mette la palla sul palo lontano. Vantaggio Atalanta, l’Europa League fa bene al colombiano.

Lo stesso numero 9 va a un soffio dalla doppietta, sempre nella stessa zona cerca il fondo e apre il mancino rasoterra, palla che sibila fuori. Il Lipsia reagisce, Pessina perde banalmente palla a metacampo, poi in area bergamasca prova a recuperarla, ma la sua scivolata consegna la sfera ad André Silva, stop e piatto destro che colpisce il palo, si salva la Dea. Gli ospiti pareggiano il conto dei legni al 44’, quando Pasalic sgasa in area, arriva sul fondo, cerca una conclusione difficilissima ma centra la base del palo.

La tendenza del primo tempo si conferma anche nel secondo, le squadre si aprono di più e lo spettacolo aumenta. Al 57’, l’episodio che potrebbe cambiare la partita. Nkunku ubriaca Demiral in area, il turco lo tocca e l’arbitro Oliver fischia un rigore indiscutibile. Dal dischetto si presenta Andrè Silva, ma Musso fa due miracoli: prima para il penalty con la mano di richiamo, poi si lancia e sventa la ribattuta di un giocatore del Lipsia. Il portiere argentino non ha fatto i conti con il fuoco amico. Un minuto dopo, parte un cross dalla sinistra, Zappacosta prova ad anticipare Dani Olmo ma con un intervento goffo mette la palla nella propria porta.

Parità ristabilita e Gasperini si gioca le carte di Boga e Zapata, oltre a Scalvini. La manovra orobica ne beneficia immediatamente. Zapata riceve palla sul dischetto, è circondato ma accomoda proprio per Scalvini, il numero 42 spara alto da ottima posizione, una grande occasione. Non è finita, perché al 65’ Koopmeiners prova la conclusione dal limite, la palla sbatte sul palo, poi sulla testa di Gulacsi e infine esce, Atalanta anche sfortunata. I tedeschi non si vedono dalle parti di Musso fino al minuto 81. Contropiede nato da un corner atalantino, palla pennellata sul secondo palo, Szoboszlai (subentrato) colpisce benissimo di testa ma centra la traversa. La parità dei legni è anche quella del risultato finale, l’ultimo brivido enorme arriva al 90’. Corner dalla sinistra per il Lipsia, mischia furibonda nell’area piccola, Mukiele riesce a trovare il tiro ma Demiral salva eroicamente sulla linea di porta.

Il tabellone luminoso fissa sull’1 a 1 il punteggio, una partita divertente e ricca di emozioni, un pareggio tutto sommato giusto, che lascia alle due squadre il compito di giocarsi il ritorno come se nulla fosse successo, dato che il gol in trasferta non vale più doppio in caso di pareggio. Nella Dea, sicuramente positiva la prova di Muriel e del suo sostituto Zapata, che si spera sia tornato ai suoi livelli. Menzione speciale per Scalvini, entrato con enorme personalità in una partita tanto importante, e per il doppio miracolo consecutivo di Musso. Come detto, mancano ancora 90’ minuti per decidere chi andrà avanti: prima dell’appuntamento di giovedì 14, l’Atalanta ospiterà il Sassuolo domenica 10: un’occasione per ripartire in campionato, dove si è comunque chiamati a dare il massimo.

Foto: Atalanta Bergamasca Calcio via Facebook

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