Atalanta fa e disfa, pari in Svizzera e Champions ancora aperta

È stata una serata incredibile, con un retrogusto agrodolce e le porte d'Europa ancora aperte. Fra Young Boys e Atalanta finisce 3-3, con i neroazzurri due volte in vantaggio e il pari definitivo di Muriel a 4 minuti dalla fine.
23 Novembre 2021

È stata una serata incredibile, con un retrogusto agrodolce e le porte d’Europa ancora aperte. Fra Young Boys e Atalanta finisce 3-3, con i neroazzurri due volte in vantaggio e il pari definitivo di Muriel a 4 minuti dalla fine.

Una serata appassionante, con il neo di un arbitraggio permissivo e approssimativo, non certo all’altezza. Nell’undici titolare Gasperini opta per i “senatori” Demiral e Freuler, che sostituiscono Djimsiiti e Koopmeiners, titolari con lo Spezia. In avanti con Zapata e Pasalic ecco Malinovskyi, preferito a Ilicic. Dopo un’iniziale fase di studio, l’Atalanta prende il sopravvento ed attua una progressiva pressione che porta al gol.

Sulla sinistra si smarca Freuler che raggiunto il lato corto dell’area, serve al centro Zapata, pronto al controllo e, soprattutto, a girare su stesso e calciare in gol alla sinistra del portiere, complice la leggera deviazione di un difensore.

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La reazione svizzera non è prorompente e l’Atalanta in due occasioni arriva vicina al raddoppio con Pasalic. Nel primo caso il croato si libera al tiro in area ma non calibra i giri del pallone, nel secondo è contrato in maniera sospetta, ma l’arbitro lascia correre e il VAR non interviene. Il mancato fischio apre una seconda fase più favorevole agli elvetici anche perché per parte neroazzurra sono troppe le imprecisioni nel fraseggio a metà campo e in fase di ripartenza.

Il gol dell’1-1 di Siebatcheu arriva su cross da corner, che il giocatore giallonero devia con buono stacco di testa, insaccando in diagonale alle spalle di Musso. Il finale di tempo propone ulteriore pressione dello Young Boys, ma soprattutto un bruttissimo fallo su Zappacosta (rosso?), che ci rimette la caviglia, uscendo molto dolorante. Per il cambio forzato Gasperini opta per Pezzella, collocato a sinistra, con Maehle in corsia destra.

La ripresa è per cuori forti. L’Atalanta parte forte e con Malinovskyi sfiora il nuovo vantaggio, prima su punizione (bella parata di Favre) e poi con un tiro alto. Pezzella mette bene un paio di palloni in area e sugli sviluppi di uno di questi arriva il vantaggio. Merito di Palomino che da appena dentro l’area scocca un tiro a giro di rara precisione: 2-1.

Come nel primo tempo i neroazzurri sembrano poter arrotondare (sontuoso un tiro di Pezzella parato con le unghie da Favre) e  come avvenuto nella prima frazione, lasciano agli svizzeri il pallino del gioco. Prima arriva il 2-2 di Sierro, solo in area sugli sviluppi di una rimessa laterale, poi addirittura il 3-2 con eurogol di Hefti dal limite, dopo che però l’Atalanta aveva perso due palle sanguinose in ripartenza.

Tutto perduto? Assolutamente no, perché Pezzella guadagna una punizione dal limite. Gasperini inserisce immediatamente Muriel che va a calciare e segna con una meravigliosa parabola sul palo più vicino. Le emozioni supplementari arrivano nel recupero, con due ulteriori occasioni svizzere e, soprattutto, una monumentale deviazione in angolo di Musso all’ultimo respiro.

Ora c’è rimettere la testa in campionato per lo scontro con la Juventus. Per la Champions tutte le fiches andranno sullo scontro con il Villareal dell’8 dicembre. Una vittoria porterebbe l’Atalanta agli ottavi per il terzo anno consecutivo, un pari probabilmente allo spareggio per accedere all’Europa League. C’è ancora una lunga storia, tutta da scrivere.

Foto: Alberto Mariani

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