Il sogno diventa incubo: vince il Villareal, Atalanta in Europa League

Il sogno Champions degli ottavi per tre anni di fila svanisce nella serata di recupero del giovedì. L'Atalanta esce battuta 3-2 dagli spagnoli del Villareal e deve "accontentarsi" dei sedicesimi di Europa League, dove incontrerà una delle seconde della Coppa "minore".
9 Dicembre 2021

Il sogno Champions degli ottavi per tre anni di fila svanisce nella serata di recupero del giovedì. L’Atalanta esce battuta 3-2 dagli spagnoli del Villareal e deve “accontentarsi” dei sedicesimi di Europa League, dove incontrerà una delle seconde della Coppa “minore”.

Nell’undici di partenza Gasperini sceglie Pessina e Ilicic a supporto di Zapata e per il resto conferma le previsioni con Toloi, Demiral e Palomino davanti a Musso, Hateboer, Freuler, De Roon e Maehle a centrocampo. La prima frazione di gioco è un incubo racchiuso in due reti del Villareal all’inizio e alla fine. Nel primo caso un’imperdonabile indecisione a metà campo di Demiral e De Roon lascia libero Danjuma di involarsi verso Musso, trafitto da un chirurgico tunnel; nel secondo l’ennesimo cervellotico rinvio della retroguardia atalantina finisce per liberare Capou davanti a Musso, battuto con un tiro dall’alto in basso che a molti ha ricordato il gol di Demiral a Napoli.

L’Atalanta pur mostrandosi volitiva e caparbia, ha faticato ad esprimere qualità, sia per le buone geometrie spagnole con un pressing alto ben orchestrato, sia per una serie di errori di approssimazione nei passaggi e nelle scelte di gioco, sempre tardive. Un paio di buone occasioni sono comunque arrivate, con Demiral (colpo di testa angolato da corner) e Freuler (tiro a giro da fuori): in entrambi i casi Rulli ci arriva con plastici voli.

Nella ripresa Gasperini inserisce Djimsiiti e Malinovskyi per Demiral e Pessina (probabilmente fra i peggiori in casa Atalanta). L’inizio della ripresa è purtroppo la fotocopia del primo tempo e al 50′ arriva lo 0-3 ancora con Danjuma, che segna dal dischetto del rigore dopo essersi liberato troppo facilmente di Toloi e, soprattutto, dopo una dormita collettiva della retroguardia.

Gasperini gioca anche la carta Muriel ed un gol di Malinovskyi al 70′ (tiro da fuori deviato) ridà fiato a squadra e spettatori. La speranza cresce con il 2-3 di Zapata (fuga sul filo del fuorigioco e pallonetto a Rulli) e addirittura c’è da rammaricarsi per una colossale occasione del 3-3: Muriel colpisce il palo da fuori e Toloi non riesce per millimetri ad infilare il tap in. Finisce con una delusione cocente: il sogno era possibile. Resta comunque l’Europa League e ovviamente non è poco. Da qui a primavera ci saranno mille altre battaglie, la prima a Verona è appena dietro l’angolo.

Foto: Alberto Mariani

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Commenti:
  1. PURTROPPO GLI ERRORI SI PAGANO: difesa a mio parere inguardabile nel primo tempo, formazione per me sbagliata con un Pessina inesistente invece di Pasalic, che era in forma, Hateboer invece di Zappacosta o Pezzella, Koopmeiners lasciato inspiegabilmente fuori anche nel secondo tempo, Demiral invece di Dyimsiti. Meglio il secondo tempo ma oramai era fardi.

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