Lombardia in zona arancione, oggi il verdetto. Fontana: ”Lento ma graduale miglioramento”

Per la Lombardia si apre uno spiraglio di speranza: in rosso dal 15 marzo, a partire da lunedì la Regione potrebbe tornare in zona arancione. Complici i dati in continua discesa, sebbene più lentamente rispetto al passato.
9 Aprile 2021

Puntuale, come ogni venerdì, il report settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità sancirà i nuovi colori dell'Italia e per la Lombardia si apre uno spiraglio di speranza: in rosso dal 15 marzo, a partire da lunedì la Regione potrebbe tornare in zona arancione. Complici i dati in continua discesa, sebbene più lentamente rispetto al passato.

I numeri che abbiamo valutato e inviato alla cabina di regia di Roma vanno tutti in questa direzione – sono state le parole del governatore Attilio FontanaI dati sono in lento, ma graduale miglioramento, per questo farò di tutto e chiederò alla cabina di regia che la Lombardia possa essere messa in zona arancione”.

La cabina di regia del Cts analizzerà i dati ed una certezza si avrà soltanto in giornata. Intanto i numeri fanno sperare nel meglio: per la Lombardia, questa, sarebbe la seconda settimana consecutiva a rischio moderato. Pronta, a tutti gli effetti, a fare il “salto di fascia”.

L'incidenza, il dato più importante da considerare nonché spia di allarme per la zona rossa, è calata rispetto ai dati di metà marzo, confermandosi a 183 casi su 100 mila abitanti contro i 350 del mese scorso, spinti dal focolaio di Brescia e dalle varianti che dilagavano in tutta la Regione. Combinato all'Rt, ampiamente sotto l'1, come riporta Il Corriere si potrebbe quasi affermare uno scenario compatibile anche con la zona gialla (“abolita” fino al 30 aprile).

- La Voce delle Valli

Una conferma proviene dal bollettino sanitario dei giorni scorsi: ieri si contavano 2.537 nuovi contagi, un dato che si allinea al giorno precedente ma con l'aggiunta di 8mila tamponi che hanno permesso al tasso di positività di scendere al 4,6% confermando il trend più basso da febbraio. Si è poi registrato un importante calo di ricoveri per due giorni consecutivi, sia nei reparti Covid (-64 su un totale di 6.501 che nelle rianimazioni (-4 su 830). Non scende, invece, il numero dei morti con 130 nuovi decessi ieri ed un nuovo picco raggiunto dalla Lombardia, nonostante – ormai è risaputo – questo sia l'ultimo dei dati a frenare.

Se oggi verrà confermata la zona arancione, dovrebbe entrare in vigore ufficialmente lunedì. Soltanto allora negozi, commercianti, parrucchieri e centri estetici riapriranno i battenti. Ma ancora non si può parlare di ripartenza: di questo si è discusso ieri, durante l'incontro fra il premier Mario Draghi e le Regioni.

Un confronto utile e positivo — così lo ha definito il governatore Fontana —. Il presidente del Consiglio ha evidenziato quanto importante sia il ruolo delle Regioni per i programmi di rilancio del Paese, a partire dalla storica occasione che ci viene offerta con il Recovery Plan. Oggi dobbiamo lavorare insieme per un progetto che disegnerà il futuro delle nostre generazioni, fattore questo che ci richiama a un grande senso di responsabilità”.

(Fonte: milano.correre.it)

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